ALLARME

West Nile, nel Parmense tanti uccelli uccisi dal virus

Chiara De Carli

C’è chi ipotizza che ci sia un legame con l’alluvione della Romagna, chi invece se la prende con le nuove disposizioni per la disinfestazione dalle zanzare - che ora privilegia i trattamenti antilarvali e consente quelli adulticidi solo da metà luglio in poi -, ma la preoccupazione per il virus West Nile nel parmense è comunque reale, soprattutto da quando, proprio nella nostra provincia, è stato registrato il primo caso in Italia del 2023.

Già dalla fine di aprile, la regione Emilia Romagna ha attivato il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi elaborato per prevenire e limitare la circolazione dei virus responsabili di Dengue, Chikungunya e Zika e che prevede l’impegno corale di pubblico e privato per evitare il proliferare delle zanzare che trasportano il virus, ma il West Nile sembra essere ugualmente «dietro l’angolo».

Casi a Salso
Già lo scorso 19 giugno, in un parco di Salsomaggiore, sono stati infatti recuperati alcuni uccelli morti: inviati all’istituto zooprofilattico per le verifiche del caso, cinque di loro sono risultati positivi al virus. E le morti «sospette» sono continuate giorno dopo giorno in un’area sempre più ampia.

«Anche la settimana scorsa, a Salsomaggiore, abbiamo recuperato una decina di corvidi, alcuni già morti e altri agonizzanti – ha rivelato Ivano Chiapponi del Rifugio Matildico – ma sono settimane che stiamo registrando uccelli positivi al virus».

Non solo pennuti
La diffusione del virus negli uccelli selvatici non è però un problema solo per i pennuti - che solo raramente sviluppano la forma neurologica che li porta alla morte – ma anche per gli equini e l’uomo. Anche se la casistica rivela percentuali molto basse di mortalità sia per gli uomini che per gli animali, nel 20% dei soggetti colpiti la malattia porta sintomi comunque fastidiosi e debilitanti. Ed essere contagiati non è così improbabile se le zanzare infette, il «vettore» del West Nile, hanno la possibilità di aumentare esponenzialmente.

Fare la propria parte nel contenimento degli insetti è quindi ancora più necessario, mettendo in atto anche nei propri cortili e balconi le buone pratiche per evitare il proliferare di zanzare ed effettuando i trattamenti larvicidi e adulticidi.

Chiara De Carli