La traduttrice morta a 32 anni

Il ricordo dei colleghi: «Susanna, altruista e sempre sorridente»

Michele Ceparano

«L'avevo vista una settimana fa, nel corso di una riunione di soci. Non riesco ancora a farmi una ragione di quello che è accaduto, di non poterla più rivedere». È affranto Simone Spotti, direttore di Officine On/Off dove lavorava Susanna Oddi.

La trentaduenne parmigiana, laureata in Lingue, traduttrice tecnico-scientifica dall'inglese e dal francese e interprete, è morta lunedì pomeriggio al confine tra la Svizzera e la Germania, dove si era recata per trovare degli amici, in un incidente stradale. L'automobile su cui la ragazza stava viaggiando, sull'autostrada tedesca 861, nei pressi di Rheinfelden, non lontano da Basilea, si è scontrata con un camion rimorchio. Un impatto violentissimo, in cui la sua auto, ma anche l'autoarticolato, sono rimasti semidistrutti, e che non ha lasciato scampo a Susanna. La trentaduenne parmigiana infatti è morta sul colpo.

Grande lavoratrice

Susanna lavorava come traduttrice freelance nello spazio di coworking di Officine On/Off di strada Naviglio Alto dove, ieri mattina, l'atmosfera era di profonda incredulità e tristezza. «Era una persona che si impegnava molto - continua Spotti - e l'immagine che ho di lei è quella di una persona sempre immersa nel suo lavoro».

Seria, appassionata e preparata, allo stesso tempo era però solare, disponibile ad aiutare gli altri e soprattutto sempre sorridente. Il suo sorriso contagioso è una costante di Susanna, che ricorre in tutti i ritratti fatti da chi lo conosceva.

«Era molto professionale - aggiunge il direttore di Officine On/Off -, ma era anche una persona che amava stare in mezzo agli altri, com'è nello spirito del coworking. Una filosofia, quella del lavorare insieme, che lei sapeva interpretare perfettamente».

«Qui aveva infatti legato con tutti - interviene Ximena Malaga Palacio, responsabile finanziaria di On/Off e sustainability manager -. Anche gli ultimi arrivati, i coworker più giovani, avevano subito trovato in lei un punto di riferimento».

Lo conferma Francesca, che lavora in via Naviglio Alto da appena un mese. Susanna, per tutti Susi, l'aveva subito fatta sentire a casa.

La ragazza racconta un episodio che poi si rivelerà una tragica coincidenza: «Il 24 giugno è morta mia nonna ed ero molto triste. Lei mi ha fatto coraggio, aveva capito che ero scossa e mi è stata vicina. Lunedì 24 luglio, esattamente un mese dopo, ho perso anche Susanna. Non ho potuto non pensare a questa tragica coincidenza».

Con Susi era scattata fin dai primi momenti una grande simpatia. «Negli ultimi tempi avevamo parlato di vacanze - spiega ancora Francesca - e avevamo anche organizzato di fare qualche nuotata insieme. Tutti progetti che purtroppo non potremo più portare avanti. Ma di lei ci resta uno splendido ricordo. Indimenticabile».

Passione sportiva

Proprio lo sport era una delle grandi passioni di Susanna, che eccelleva nell'atletica ed era una buona giocatrice di pallavolo. «Proprio domani (oggi, ndr) - riprende Spotti - avremmo dovuto giocare tutti insieme una partita di beach volley. Un appuntamento a cui Susanna non è mai mancata e che noi, per rispetto suo e del dolore della sua famiglia, abbiamo deciso di annullare». Susanna a On/Off partecipava a numerose attività dell'associazione e, soprattutto, a quelle del Gruppo scuola. «Devo dire che l'ho conosciuta poco - commenta invece Davide, anche lui tra gli ultimi arrivati - ma avevo capito subito che bella persona era. Mi dispiace non averla conosciuta prima».

Solare e gentile

Un'altra che la conosceva e ne apprezzava il modo di fare è la barista del «Tribeca», locale di via Venezia, a pochi passi dalla sede di Officine On/Off dove, insieme ai coworker, Susanna faceva qualche sosta per un caffè o un pranzo nelle pause di lavoro.

La donna usa quattro aggettivi che raccontano più di mille parole: «Solare, generosa, gentile ed educata». Per poi concludere: «Trasmetteva serenità».

In attesa della data del funerale, ieri sera i famigliari di Susanna e i tanti amici che aveva si sono ritrovati per pregare nella parrocchia dello Spirito Santo, in via Eurosia. Ma poco prima anche i suoi colleghi di On/Off si sono riuniti. Per ricordare una persona che non dimenticheranno.

Michele Ceparano