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Parma «aperta per ferie»: viaggio nella città che non va in vacanza
Agosto è iniziato, ma la città non è ancora andata del tutto in vacanza. I negozi del centro sono per la maggior parte aperti; diversi sono i parmigiani e qualche turista in giro per le vie principali, un po’ per shopping, un po’ per riscoprire monumenti e bellezze artistiche, mentre i ristoranti e i bar preparano i tavoli all’esterno per colazioni e pranzi «en plein air».
«È da dimenticare l’agosto desertico di qualche anno fa - conferma Carlo, l’edicolante di piazza Garibaldi che, per la posizione in cui si trova, riesce ad avere uno sguardo completo sul cuore del centro storico - la città inizia a svuotarsi piano piano verso la metà del mese».
«Ovviamente, - prosegue Carlo - il viavai non è lo stesso dei mesi scorsi, ma qualcuno in giro c’è. Molta meno gente c’è stata in quei giorni di caldo tremendo, con picchi fino a 38 gradi. Per il resto, se il caldo non scoraggia troppo, i parmigiani non dicono di no a una bella passeggiata in centro».
Incoraggiati, anche, dalla quasi la totalità dei negozi ancora aperti: in via Cavour e via Farini, per ora, nessuna serranda abbassata per ferie, stessa cosa in via Mazzini (da tenere conto il numero ingente di grandi catene che ospita questa via) e in Ghiaia, animata anche dal mercato settimanale.
Tra i tanti che hanno deciso di tenere aperto ad agosto c’è Mozzoni Store in Ghiaia: «Da qualche anno abbiamo deciso di tenere sempre aperto nel mese di agosto, perché non è più come una volta, la città non si trasforma nel deserto del Sahara - fa sapere Maria Luisa Mozzoni, la titolare -. Scegliamo di non chiudere per offrire un servizio a chi rimane in città: una maglietta, un cappellino, un paio di occhiali da sole possono servire anche a chi, all’ultimo minuto, ha deciso di partire per qualche giorno di ferie».
Di tanto in tanto, entra in negozio anche qualche turista: «Nei mesi scorsi tanti i turisti arrivati dalla Svizzera, dalla Francia e dalla Spagna, ma anche in questi giorni qualcuno è passato - continua Maria Luisa -. L’altro giorno, per esempio, è entrato un gruppo di turisti spagnoli che cercava qualche gadget come ricordo della loro vacanza a Parma».
Tanta affluenza anche nelle librerie, non solo per gli acquisti di letture da spiaggia e per il relax, ma anche per tutti quegli studenti che a settembre iniziano la scuola e cercano, tra nuovo e usato, il miglior prezzo per acquistare i manuali e i libri di testo.
E tra una passeggiata e un giro per negozi, c’è tempo una pausa al bar, che sia per un caffè al volo, una bottiglietta d’acqua o una colazione e un brunch.
Aperti anche i ristoranti, pronti anche con i tavolini all’aperto per ospitare parmigiani e turisti. Per raggiungere il centro, si opta per i mezzi pubblici – diverse le persone all’interno degli autobus e in attesa all’ombra delle pensiline -, ma soprattutto per la bicicletta: tantissime le bici parcheggiate negli stalli in piazza, qualcuna anche nelle vie laterali di via Cavour, altre appoggiate ai pali della luce o contro il muro di qualche edificio, per mancanza di un posto libero.
Ed è proprio al ritmo lento di un giro in bicicletta, che Zeno e Marianna Fabiani tornano verso casa: «Abbiamo fatto un giro per negozi e qualche acquisto al mercato - fanno sapere -. L’ultima tappa è stata in gastronomia, per comprare qualcosa di buono per pranzo: due etti e mezzo di prosciutto crudo di Parma».
Ma nel cestino della bici, si intravede anche la carta di una pasticceria che avvolge un cabaret di paste: «Queste - concludono - sono per gli amici che ospiteremo a cena».
Anna Pinazzi