MISS PARMA

Maddalena Ferroni, dalla passerella alle capanne di Bangkok per aiutare i bambini

Roberto Longoni

Ancora pieni degli sguardi dei bambini degli slum di Umphang e Bangkok, i suoi occhi saranno scintillanti come sempre. E forse ancora di più: il jet lag cancellato dall’energia trasmessa da chi non è ricco d’altro che di gioia (e diciamo poco...). Bisogna saperla cogliere, questa forza, superare l’impressione dei primi momenti, che rende faticoso perfino osservare la vita nelle città di lamiere e rifiuti. Sbarcata al mattino dal volo transcontinentale, Maddalena Ferroni avrà appena il tempo, domani, di togliersi i panni della volontaria, farsi una doccia, pettinarsi e indossare il «costume di scena»: la passerella della sua sfilata serale sarà una sorta di prolungamento della pista sulla quale è atterrato l’aereo che la riportava dalla Thailandia.

Memore delle cinque ore di fuso di differenza, il fisico le ricorderà che per lei sarà come piena notte, ma Miss Parma tirerà dritto, per quanto la passerella potrà farsi sottile sotto i suoi piedi. Deve, se vuole puntare a partecipare al concorso tricolore. Non ha rinunciato al sogno, anche se gliene ha anteposto un altro, coltivato fino dai tempi delle medie: partire e aiutare. La bellezza non nega la bontà né l’empatia verso chi vive nel disagio. Anzi, al diavolo gli stereotipi.

L’aveva detto, appena vinta la fascia, e l’ha fatto: la 23enne logopedista di Mezzani è partita con Mission Parma, il gruppo che organizza viaggi di volontariato nei paesi del Sud del mondo tra i missionari della nostra città. Venti giorni lontana da tutto: a cominciare dalle tappe da percorrere per puntare allo scettro di Miss Italia.

Il periodo era strategico, e di appuntamenti con le selezioni per le prefinali nazionali lei ne ha persi parecchi. «A questo punto me ne sono rimaste cinque: una la stessa sera del rientro». È un sacrificio, lo ammette, consapevole che il concorso può aiutarla a realizzare il sogno di diventare presentatrice (ruolo nel quale già ci si cimenta, collaborando con Rino Ceronte, comico di Zelig). Spigliata com’è, sembra esserci nata.

Ma da tempo Maddalena attendeva di partire, fino a quando, dopo mesi di formazione e di incontri con il gruppo, nel marzo scorso ha accettato la missione in Thailandia. «In aprile, poi, sono stati completati tutti gli aspetti organizzativi» spiega, prima di aggiungere con un sorriso: «Non sapevo che avrei vinto il titolo di Miss Parma». Mezza bugia pronunciata per prima a sé stessa, forse per scaramanzia, dopo essere arrivata seconda un anno fa. Fatto sta che, superato lo spaesamento dei primi istanti, Maddalena ha confermato la partenza con Lisa Zuliani e Marco Boni (gli organizzatori del gruppo), Eliana Morreale, Giulia Trivelloni, Anna Curti, Linda Collari, Martino Cremona e Arianna Piccinelli.

«Dopo il nostro arrivo - racconta - a Bangkok alloggiavamo nella casa dei saveriani. Ogni giorno incontravamo e visitavamo le famiglie nelle baraccopoli: per loro è importante anche solo ricevere vicinanza e ascolto. È stata un’esperienza di forte impatto: ho visto cose che mai mi sarei aspettata».

Dalla capitale, il gruppo si è trasferito in una delle zone più remote della Thailandia, tra le montagne di Umphang, poco toccate dal turismo nonostante qui si trovi la più bella cascata del Paese. «Abbiamo trascorso una settimana nella casa famiglia di padre Alessio che, sostenuto da donatori italiani, con amore si prende cura dei bambini grazie all’associazione Caritas Children. Al mattino insegnavamo inglese nelle scuole ai bimbi, nel pomeriggio giravamo tra i villaggi per incontrare gli abitanti. Alla sera organizzavamo attività di nuovo per i bimbi. È sorprendente quanto siano autonomi e disciplinati»

Il gruppo si è spinto anche oltre, tra le foreste al confine con la Birmania, fino alla missione saveriana «Km 48», per fare attività anche con altri bimbi. «Infine, siamo tornati a Bangkok, nelle baraccopoli e nelle scuole» aggiunge Maddalena. Tre settimane piene, ora dopo ora. «È stata un’esperienza incredibile, andata oltre le aspettative iniziali - sottolinea Miss Parma -. Impegnativa e faticosa, la consiglio vivamente a tutti. Io spero di ripeterla. Serve tanto spirito di adattamento, ma vivi situazioni straordinarie, di una bellezza così commovente da rendere ogni situazione un’occasione. È stato un viaggio di arricchimento e crescita per me stessa. Ho vissuto sguardi, sorrisi, situazioni che spero di portare sempre con me, nella mia quotidianità». Dove ora c’è di nuovo la passerella: saranno la sua marcia in più anche lì sopra.