La ragazza ha cambiato complice
Nuove spaccate: Bonnie (con un altro Clyde) torna a colpire
La prima notizia è che la coppia che terrorizza i bar di Parma con le sue spaccate è tornata a fare danni. La seconda è che i Bonnie e Clyde di casa nostra si sono, però, separati: lei, fisico longilineo, capelli rossi e sigaretta perennemente all'angolo della bocca, continua a colpire tra locali e pizzerie ma ad affiancarla nello sfondare le porte di esercizi commerciali di ogni genere c'è un altro giovane. La struttura fisica è più o meno simile a quella del predecessore ma le immagini delle telecamere mostrano un volto diverso e altre caratteristiche del tutto diverse.
Cosa sia successo non è dato sapere: è certo, però che la separazione non ha fermato la smania della ragazza terribile della coppia che continua ad imperversare. Forse ancora più di prima.
Nelle ultime notti infatti la giovane con il suo complice, che ormai sembrano inarrestabili, hanno, se possibile, intensificato le loro scorrerie.
Ad essere colpiti sono stati il ristorante Oenopolium di via Nazario Sauro, la pasticceria San Biagio di via Pisacane e la pizzeria Uagliò di via Cavour, che da poco ha preso il posto dello storico Corsaro.
«Da noi sono arrivati intorno alle tre del mattino - spiegano alla pasticceria mostrando le immagini delle telecamere che hanno ripreso la scena con i due complici che con rilassata freddezza aggrediscono la vetrina. - Hanno colpito la porta con forza disassandola quanto basta per creare uno spiraglio minimo in cui lei si è infilata. L'allarme è, subito, scattato ma lei ha fatto tutto in pochi secondi: e se n'è uscita con il fondo cassa. nell'ultimo fotogramma si vedono loro che si allontanano senza neppure troppa fretta».
Se si calcola che l'ultima razzia nello stesso locale risale a poco più di due mesi fa si capisce facilmente la rabbia dei titolari.
La stessa esasperazione che si respira a pochi passi di distanza, in via Cavour, dove gli stessi due giovani hanno sfondato la vetrina della pizzeria Uagliò. «Il vetro particolarmente resistente ha retto, impedendo loro di penetrare nel locale, ma il danno è evidente. E se anche non sono arrivati al bancone ora occorre sistemare il cristallo», spiega il titolare.
Ma la vicenda più sconcertante è quella del ristorante specializzato in cucina della Lunigiana, Oenopolium, in via Nazario Sauro. Che pare essere stato proprio preso di mira.
«Sono tre giovedì di fila che sfondano la barra metallica della porta, entrano e rubano dalla cassa. E' una situazione davvero snervante», allarga le braccia il titolare, Giovanni Tonelli. Che a sua volta ha riconosciuto la strana coppia che, in questa o nella precedente formazione, poco conta, hanno colpito, o tentato di penetrare, al ristorante Sorelle Picchi in via Farini, al Bread e all'O Bistrot di piazza Garibaldi. E qualcuno sostiene che l'elenco potrebbe essere anche parecchio più lungo.
«Dopo quello che è successo non riesco a lavorare con la normale tranquillità - prosegue il ristoratore. - Il primo giovedì stavo dormendo nel letto che ho in soffitta, vicino alla cucina del ristorante. Alcuni forti rumori mi hanno svegliato. La seconda volta non c’ero, ed è stata la mia vicina a sentire una inconsueta confusioni provenire dalle stanze del mio locale e a chiamare la polizia», continua Tonelli che nemmeno la terza volta è riuscito ad incrociarli: «Tutte e tre le volte sono entrati verso le 4 e mezza, 5 di mattina. Durante l’ultimo furto ero sveglio. Sono corso giù, ma niente, erano già scappati con un malloppo di 50 euro».
La descrizione combacia perfettamente e ormai i video delle telecamere dei locali circolano tra i commercianti che non si danno pace.
«Presto dovrò installare degli impianti di sicurezza e un sistema di allarme. Ma il mio timore è che anche questi non siano deterrenti abbastanza efficaci. Bisognerebbe trovare metodi per rendere più sicura tutta la zona del centro che è ormai assediato». Una situazione che si è aggravata in maniera improvvisa.
«Vivo qui fin da quando sono ragazzo, perché ho studiato qui all’università, ed è da dieci anni che ho aperto il mio ristorante in centro. Le soddisfazioni sono state moltissime e i clienti hanno sempre manifestato il loro affetto. Però da quando hanno iniziato a succedere queste cose non riesco a lavorare con la stessa serenità: queste cose ti segnano nel profondo».
Qualcuno reagisce rinforzando gli impianti di sicurezza, molti evitano di lasciare qualunque cosa nel cassetto del registratore. Bonnie e Clyde, divisi o meno, un risultato lo hanno ottenuto: hanno ramazzato un piccolo gruzzolo da sperperare, facile immaginarlo, in una ennesima dose. Ma hanno anche sparso per il centro una contagiosa paura.
Luca Pelagatti
Ha collaborato Pietro Ferrari