Finora è sempre partito dalla panchina
Bernabè chiede spazio
Chi avrebbe detto che in questo avvio di stagione Adrian Bernabé avrebbe fatto fatica a trovare un posto da titolare? In tanti, una volta partito Vazquez, si sono sbizzarriti a ipotizzare che fosse proprio il catalano a prenderne il posto. Non tanto come centravanti, ruolo affidato al Mudo la scorsa stagione, ma come trequartista. Bernabé per non saper né leggere né scrivere ne ha rilevato il 10 sulle spalle, ma per quanto riguarda la posizione, in questo avvio di stagione si è sempre accomodato in panchina, cosa che invece a Vazquez dava forte allergia anche quando gli toccava a pochi minuti dal 90'. Insomma, era naturale pensare che per doti tecniche e crescita sul campo Bernabè fosse un pilastro del nuovo Parma.
Certo, ha iniziato la preparazione più tardi degli altri, con una ventina di giorni di ritardo, avendo disputato gli Europei Under 21 fino alla finale e dunque allungato le vacanze. Nel frattempo però Pecchia ha trovato un pregevole ed efficace equilibrio con un 4-2-3-1 che diventa 4-4-1-1 in fase di non possesso. Davanti alla difesa sono ben assortiti Estevez e Hernani.
Trequartista di scorta
E se l'anno scorso il tecnico si è a lungo divertito a far giocare diversi elementi in posizioni inusuali, quest'anno pare aver di molto limitato gli esperimenti. L'altra sera contro la Feralpi Bernabè è subentrato a Sohm come trequartista, posizione in cu l'anno scorso Pecchia stentava a impiegarlo. Quest'anno però sembra più probabile che possa trovare spazio a spese dello svizzero che dei due attuali mediani. Un Sohm che, per essere precisi, era arrivato nel ritiro di Valles solo tre giorni prima di Bernabè e con la stazza che ha non dovrebbe entrare in forma più velocemente dello spagnolo. Bisogna insomma mettere in conto che Bernabè vada in panchina per scelte tecnico-tattiche ma è certo che subentrando come ha fatto domenica, segnando gol del genere e partecipando attivamente alla manovra con spirito di squadra, presto tornerà titolare. E se così non fosse, bisognerà pure che lui e i suoi compagni facciano buon viso, perché il pacchetto-Parma, cioè giocare in squadra e club ambiziosi con «obbligo» di risalita in A prevede che, specie con i 5 cambi, ci si possa alternare per dare alla squadra idee e energie sempre nuove durante i 90'. Basti pensare che l'anno scorso a Cagliari ci ha rovinato un certo Luvumbo che era entrato nell'intervallo mentre nella gara di ritorno, giocando dall'inizio, non ci ha fatto il solletico.
Variante
Poi c'è sempre la possibilità, dettata magari dal momento della gara o dal livello degli avversari, che si possa passare a un centrocampo a tre in cui Estevez potrebbe essere il perno basso, con Bernabè e Hernani come «braccetti» pronti a inserirsi. Un triangolo che invece di avere il vertice alto come ora, lo avrebbe basso. In questo caso si prefigurerebbe un 4-3-3.
Quali che siano le scelte di Pecchia, ora che è partito Juric servirà un altro centrocampista. La concorrenza aumenta, ma con la testa giusta è meglio per tutti.
Paolo Grossi