LA POLEMICA

Antenna di Largo Visconti. Il quartiere: «Abbandonati dal Comune»

Gian Luca Zurlini

L'antenna di largo Luchino Visconti alla fine è arrivata: in sordina, proprio nel periodo agostano, il mega-ripetitore per la telefonia è stato installato. Ma le sue dimensioni sono gigantesche, ben più alte anche degli altri ripetitori installati nel corso degli anni nella cerchia urbana.

E i residenti della zona, riuniti nel comitato “No antenna”, di fronte al fatto compiuto hanno espresso tutta la loro amarezza e il dissenso per la nuova installazione in due modi, civili ma molto chiari. un cartello con la scritta “Grazie sindaco” proprio ai piedi del “gigante” che incombe sulle loro case e intallato a tempo di record in meno di 24 ore e un comunicato in cui attaccano duramente il Comune e le istituzioni per le promesse non rispettate e, di fatto, il mancato ascolto delle loro istanze.

«Come residenti e gli abitanti di largo Visconti e di tutto il quartiere sapevamo che, purtroppo, questo giorno sarebbe arrivato; quello nel quale il palo dell’antenna a servizio dell’impianto di telefonia Wind Tre sarebbe stato issato al centro del piazzale. Il giorno prescelto è stato quello del 23 agosto, giornata che per tutti noi risulterà difficile da dimenticare. Eravamo preparati a questa evenienza; del resto questa amministrazione, su questa installazione, si è sempre resa responsabile di non eseguire i controlli necessari, non rispettando norme e regolamenti».

«Eravamo pronti - orosegue il comitato - a trovarci nel bel mezzo del piazzale una struttura mastodontica ma la realtà ha superato di gran lunga ogni peggior previsione. Questo “obbrobrio” svetta ad un’altezza impressionante rispetto al resto delle costruzioni attorno deformando per sempre l’aspetto estetico e visivo del piazzale e del quartiere tutto. Il giorno dopo siamo qui a raccogliere le opinioni sotto questa struttura imponente sentendo tutte le persone lamentarsi, tra incredulità e stupore; “Ma chi può aver mai deciso di far costruire una cosa del genere e proprio qui?”, “Qualcuno che ha autorizzato il progetto sapeva cosa si stesse realizzando?”. Largo Visconti ora verrà indicato per “l’antennona” che svetta con le sue fasce rosse e bianche nel cielo di Parma. Alcuni abitanti sono anche preoccupati per i prossimi giorni, dove sono previsti forti temporali; una struttura con queste caratteristiche può diventare un grande parafulmine. Speriamo vivamente che nessuna scarica atmosferica colpisca la struttura né adesso né in futuro e soprattutto quando il piazzale, nelle ore di punta o nei sabato, risulta pieno di autoveicoli e di persone».

Alcuni tecnici, abitanti in zona, hanno fatto notare che nei documenti richiesti per avere l’autorizzazione unica non è presente una valutazione del rischio per le scariche atmosferiche. Da quel che risulta nelle opere realizzate a contorno dell’opera, la messa a terra della recinzione metallica, che delimita la struttura, può essere pericolosa in caso di dispersioni dell’impianto verso terra, se non supportato da calcoli ed evidenze tecniche. Nonostante la continua richiesta di dialogo su 32 componenti del consiglio comunale, - conclude il comitato - il comitato è riuscito ad intercettare l’attenzione solo di due consiglieri. Possibile che in questo consiglio comunale nessuno abbia la sensibilità di recepire questi problemi?».

Gian Luca Zurlini