Noceto

Fuori pericolo il ragazzo accoltellato

Michele Ceparano

Noceto Sta meglio il diciassettenne accoltellato venerdì alle 3,30 della mattina all'esterno del Down Under Pub di Noceto. E allo stesso tempo continua la caccia a chi lo ha ferito. Scavando nelle frequentazioni della vittima. Che sembra conoscesse bene i suoi aggressori.

Il ragazzo, che abita in un comune vicino a quello in cui è avvenuto il gravissimo episodio, è ormai ufficialmente fuori pericolo. E questa è una buona notizia. La prognosi non è più riservata, anche se il ferito dovrà rimanere, ancora qualche giorno al Maggiore. Ieri, dopo essere stato in Osservazione breve intensiva al pronto soccorso, il diciassettenne è stato trasferito nel reparto di Chirurgia. Deve, infatti, essere ancora sottoposto ad alcuni accertamenti per poter essere dimesso. È stato ferito al torace, ma anche alle braccia e alle mani, e, anche se le sue condizioni non sono mai state tali da far temere che fosse in pericolo di vita, ha perso sangue e perciò i medici vogliono essere sicuri che si sia perfettamente ripreso prima di mandarlo a casa. Queste le notizie sul fronte medico.

Ma questo caso ha anche un fronte investigativo e la vittima dell'aggressione è anche il principale testimone dell'episodio accaduto in località Ghiaie di Mezzo, a ridosso del Taro e dell'Autocamionale della Cisa, dove si trova il pub che, specie nella notte tra giovedì e venerdì, quando è andato in scena l'accoltellamento, è molto frequentato da compagnie di giovani.

Giovani che si conoscono e che sono amici. Ma, accanto a questi, anche giovani che si detestano al punto da covare rancore e accoltellare un coetaneo.

Ed è proprio questa pista che stanno battendo i carabinieri della Compagnia di Salsomaggiore che starebbero scavando anche nelle frequentazioni della vittima per capire cosa abbia portato un ragazzo, che potrebbe più o meno essere della sua età, accompagnato da almeno altri tre, ad aggredirlo così. L'indagine, come accade ogni volta che viene coinvolto un minorenne, è coperta da uno stretto riserbo, ma il cerchio intorno a chi l'ha mandato all'ospedale potrebbe stringersi presto.

Michele Ceparano