VERDE PUBBLICO
Arriva il dottore degli alberi: il Comune assume un agronomo per 83mila euro
Di «pazienti», sparpagliati per la città, ce ne sono davvero tanti. Circa 42mila stando ai calcoli di Francesco De Vanna, assessore ai Lavori pubblici con delega al Verde. Tanti sono in salute, ma quando qualcuno di loro si ammala, viste le dimensioni, c'è il rischio che qualcun altro si faccia male sul serio. Poche settimane fa, ad esempio, un giornalista della Gazzetta è stato sfiorato dal ramo di un ippocastano dello Stradone. Per riuscire a tenere tutti gli alberi cittadini sotto controllo, l'amministrazione comunale ha deciso di assumere in pianta stabile un dottore degli alberi, un agronomo, che avrà il compito di controllare la salute del verde pubblico. E, di riflesso, anche la sicurezza delle persone.
In servizio da venerdì
Per riuscire a tenere sotto la lente le tante piante che ombreggiano Parma, l'amministrazione a inizio dicembre 2022 ha deciso di assumere un agronomo - fino ad ora si è affidata a professionisti esterni - attraverso un concorso. Il 22 giugno è stata approvata la graduatoria, mentre pochi giorni fa è stato dato il via libera all'assunzione di Gabriele Colasanti, stanziando una cifra di 82.992 euro fino al 2025. Il nuovo agronomo, assunto a tempo indeterminato, prenderà servizio venerdì. Tolti i contributi, l'indennità e l'Irap, lo stipendio annuale dell'agronomo sarà di 25.331 euro.
Parchi sotto la lente
«L'assunzione di questa nuova figura - spiega De Vanna - rientra in una visione più generale di cura e rilancio delle politiche legate al verde pubblico cittadino, nell'ottica del mantenimento della massima sicurezza possibile per i circa 42mila alberi del patrimonio arboreo. Patrimonio che vogliamo conservare e possibilmente ampliare nel pieno rispetto della biodiversità».
Tanti Comuni hanno un agronomo nella loro pianta organica, dice De Vanna, «ci sembrava paradossale che Parma non lo avesse».
Il nuovo progetto
In città sorgerà presto un nuovo bosco. Lo annuncia sempre l'assessore. «Si chiamerà Bosco della Memoria e sarà caratterizzato da 500 alberi piantati in memoria delle vittime del Covid». L'area scelta per la creazione di questo nuovo parco si trova sul Lungoparma, tra viale Du Tillot e il quartiere Pastrengo. «La prossima primavera - continua - verrà realizzato questo intervento di riforestazione urbana».
Il nuovo bosco nascerà grazie a un finanziamento pari a 766mila euro ottenuto dalla scorsa amministrazione dopo aver partecipato, e vinto, un bando del ministero della Transizione ecologica.
Il verde che spaventa
Dallo stato dei parchi e degli alberi passa buona parte della qualità di vita di una città. Purtroppo, anche a Parma, non sono mancati eventi tragici legati alla salute delle piante. Ne è un esempio la morte di Elisa Montanarini, l'89enne deceduta a inizio luglio 2019 in seguito alle ferite provocate dal gazebo del parco Ferrari schiacciato dal crollo di un albero. C'è stato poi un periodo in cui in viale Villetta i pioppi cadevano come birilli, tanto da venire tutti abbattuti per far spazio a nuovi alberi considerati più resistenti (querce). All'epoca furono le auto in sosta a far le spese dei frequenti schianti, mentre questa estate sono stati gli ippocastani lungo lo Stradone a creare non poca preoccupazione. Infatti, il 12 e poi il 13 luglio due grossi rami si sono schiantati sul controviale. In entrambi i casi non ci sono stati feriti, ma solo per una fortunata serie di circostante. Il primo ramo, crollato nei pressi del palazzo della Provincia, ha sfiorato una donna che stava passando sotto l'albero, mentre il secondo crollo per poco non finiva sulla testa di un giornalista della Gazzetta di Parma. In quel caso, scherzò il collega, il cronista ha rischiato di finire schiacciato dalla notizia.
Pierluigi Dallapina