LAVORI PUBBLICI
Il PalaCiti chiude: in arrivo il cantiere per la riqualificazione
La corsa contro il tempo del Comune per dar vita ai progetti finanziati dal Pnrr fa uno scatto in avanti. Pochi giorni fa la giunta ha approvato il progetto esecutivo dei lavori al PalaCiti. Si tratta di una delle 35 opere che l'amministrazione finanzierà con gli oltre 73 milioni di euro in arrivo dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. I lavori nel secondo palazzetto sportivo della città per estensione e capienza – il primo è il PalaRaschi, per il quale c'è un progetto di recupero finanziato dal Pnrr per 3,8 milioni di euro – costeranno 2.750.000 euro e serviranno per migliorare la resistenza ai terremoti, ma anche per un rifacimento complessivo della parte interna, a partire dalla pavimentazione di gioco, passando per gli spogliatoi e l'impianto di illuminazione, senza dimenticare di rendere l'intera struttura più «verde», cioè in grado di tagliare la bolletta del riscaldamento.
Le tappe dei lavori
Pochi giorni fa la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo della riqualificazione del PalaCiti, mentre sarà la società partecipata Parma Infrastrutture a bandire la gara entro settembre per individuare l'impresa a cui affidare i lavori.
In base alla tabella di marcia legata ai fondi Pnrr, la consegna lavori dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre, ma Parma Infrastrutture spera di riuscire ad avviare la riqualificazione della palestra tra ottobre e novembre.
Il cantiere, salvo imprevisti, dovrebbe terminare nel corso dei primi mesi del 2025, ma nel frattempo il PalaCiti sarà chiuso. Il settore Sport del Comune ha già ricollocato le società sportive che usavano la palestra come base per gli allenamenti.
Il progetto
La gran parte delle opere si concentreranno sulla tenuta sismica dell'edificio, per renderlo sempre più resistente in caso di terremoto. Ma il progetto è molto più ampio. È previsto anche il rifacimento del parquet deteriorato dall'usura e dalle infiltrazioni con il tracciamento delle linee per un campo da basket e per uno da palla mano. Gli spogliatoi saranno rinnovati con materiali più resistenti e più sicuri dal punto di vista dell'antinfortunistica (scegliendo, ad esempio, arredi privi di spigoli vivi), mentre l'impianto di illuminazione sarà potenziato per consentire le riprese televisive, in conformità con le disposizioni stabilite dal Coni. È prevista inoltre la creazione di un locale bar da sfruttare durante gli eventi sportivi e l'ampliamento della sala pesi.
«Stagione intensa»
Francesco De Vanna, assessore ai Lavori pubblici, sottolinea il fatto che l'amministrazione comunale, anche per quanto riguarda il PalaCiti, è riuscita a rispettare la tabella di marcia imposta dalle scadenze legate ai fondi del Pnrr.
«L'approvazione del progetto esecutivo dell'intervento relativo al PalaCiti di fatto rappresenta la chiusura felice di una intensa stagione di progettazione e di gare che hanno visto, e in parte tuttora vedono, il Comune impegnato in uno sforzo senza precedenti per il rilancio architettonico, urbanistico e sociale della città. Anche in questo caso rispettiamo le scadenze del Pnrr e ci avviamo verso la selezione dell'impresa aggiudicataria. Esprimo soddisfazione per un intervento che - continua De Vanna - tra le altre cose, prevede il miglioramento sismico di una delle principali strutture sportive della città. Nel 2026, grazie anche all'intervento sul Palasport e alla nuova palestra inclusiva, avremo strutture moderne, sostenibili e accessibili, a garanzia del diritto allo sport e di una città attenta ai profili più delicati della formazione sportiva dei nostri giovani e delle società del territorio».
L'assessore allo Sport, Marco Bosi, invece garantisce: «Abbiamo ricollocato le società che utilizzavano la palestra, sfruttando anche la nuova struttura in piazzale Sicilia».
Chi erano i Citi
Il PalaCiti è intitolato a Franco Citi, dirigente sportivo del Basket Parma e a suo figlio Matteo. La palestra nacque per dare una casa alla squadra di pallacanestro, prima confinata al PalaRaschi, e poi anche per garantire una palestra all'istituto Giordani. Citi, livornese di origine ma parmigiano d'adozione, scomparve a 60 anni all'inizio del 2000, mentre suo figlio Matteo, promessa del basket, morì in un incidente a soli 20 anni.
Pierluigi Dallapina