Emergenza profughi
Martorano, iniziato l'allestimento del campo
Sono arrivati ieri all'ex Columbus di Martorano, direttamente dal Ministero dell'Interno tramite la Croce rossa nazionale, i primi bagni e centri accessori destinati ai profughi nel centro di transito che verrà realizzato all'interno dell'ex fabbrica del pomodoro. I primi moduli abitativi dovrebbero invece arrivare la prossima settimana.
Ma non è questa l'unica novità di ieri: il prefetto Lucio Garufi, infatti, dopo avere incontrato mercoledì una rappresentanza dei residenti della frazione, ha chiamato a Palazzo Rangoni anche i sindaci del territorio, coinvolgendo però questa volta, come da loro stessi richiesto, quelli appartenenti all'Unione Val d'Enza il cui presidente è il sindaco di Gattatico Luca Ronzoni.
Arrivati i primi bagni
Dopo che in mattinata sembrava non dovessero esserci novità, nel pomeriggio gli abitabti della frazione hanno visto arrivare i primi Tir che trasportavano materiali (bagni e docce) all'interno dei piazzali dell'ex fabbrica. Lungo le fiancate dei camion c'erano poi evidenti scritte «Ministero dell'Interno» che non lasciavano dubbi sulla provenienza. A questo punto è prevedibile che entro la prossima settimana il centro, che dovrebbe ospitare fino a un massimo di 70 persone, possa essere attivato.
Sindaci rassicurati
Nell'incontro con i sindaci il prefetto Garufi ha ribadito che a Martorano ci sarà solo un centro di transito «temporaneo» per i profughi da smistare poi verso i Cas. ma non ha indicato la durata della struttura. Durante l'incontro c'è stato anche un acceso scambio di battute con il sindaco di Montechiarugolo Daniele Friggeri che aveva criticato duramente la scelta di Martorano, mentre il Prefetto ha nuovamente sottolineato la poca collaborazione da parte dei sindaci del Parmense che ha portato alla soluzione dell'ex Columbus grazie alla collaborazione del comune di Parma.
Incontro confermato
Sempre ieri gli organizzatori hanno fatto sapere che l'incontro convocato per domenica mattina alle 9 davanti agli ingressi della Columbus è stato confermato e per l'occasione è stato esteso a tutte le autorità interessate alla preparazione e all'insediamento del centro, oltre che agli abitanti di Martorano e delle località vicine.
Comunicato residenti
La delegazione dei residenti di Martorano, che ha partecipato alla riunione in Prefettura nei giorni scors (che non rappresenta tutta la popolazione della frazione) ha inviato ieri un comunicato dopo l'incontro: «Prima di tutto, desideriamo ringraziare il Prefetto, il sindaco di Parma Guerra e l’assessore Brianti per aver accettato la richiesta di incontro. Un incontro cordiale e proficuo dove, purtroppo, non abbiamo ricevuto tante garanzie ma comunque chiarimenti e spiegazioni. La nostra delegazione si è presentata non per respingere l’accoglienza dei migranti ma per chiedere di limitare il piu’ possibile i numeri delle presenze nel centro. Nonostante la piena fiducia nelle associazioni preposte, crediamo che organizzare, gestire e controllare un centro con tante persone sia cosa molto difficile, per tanti motivi. Il Prefetto Garufi, tra le altre cose, ci ha spiegato che il 50% dei sindaci della nostra provincia non hanno risposto ai suoi numerosi inviti di accogliere i migranti e ha parlato di 50/60 ospiti a Martorano. Crediamo che se tutti avessero dato la disponibilità all’accoglienza di queste persone, provenienti da situazioni disperate, sarebbe tutto meno complicato perché 4/5 ospiti per ogni comune non comporterebbero difficoltà a nessuno». «Il Prefetto ha poi precisato che il centro che sarà dislocato all’ex fabbrica Columbus sarà una soluzione temporanea, senza pero’ ipotizzare una data finale e questo un po’ ci spaventa. Le autorità ci hanno promesso piu’ controlli nella zona per garantire agli abitanti la maggiore sicurezza possibile, un intervento sull’illuminazione stradale in particolare nel tratto che dalla via Emilia porta a Martorano, un servizio di mezzi pubblici a disposizione dei migranti e non solo per muoversi verso la città o verso i paesi limitrofi dove per loro sarà possibile trovare servizi (negozi e ufficio postale ad esempio), centri sociali e di integrazione. Ci è stato spiegato che i profughi che arrivano in Italia chiedono asilo politico e per questo motivo è loro interesse comportarsi bene e non hanno nessuna intenzione e convenienza nel vedere annullata la loro richiesta di permesso e precisato che sono pochissimi gli episodi di cronaca nera che hanno visto i profughi protagonisti».
«In questi giorni, - è la chiusura - i media si sono scatenati (nel bene e nel male) su tutti i fronti; siamo stati contattati da emittenti e testate giornalistiche nazionali che ci hanno chiesto di rendere pubbliche le nostre proteste. Per il momento, dopo l’incontro in Prefettura, è nostra intenzione dare fiducia alle nostre autorità sempre pero’ restando molto attenti e vigili agli eventi.»
Gian Luca Zurlini