MUSICA

Langhirano, trionfo di Fiorella Mannoia

Pietro Razzini

Che atmosfera. Che emozioni. Che voce e che canzoni. Il weekend del Festival del Prosciutto a Langhirano è stato illuminato da Fiorella Mannoia e da Danilo Rea. Il verbo non è casuale: illuminare. Già perché “Luce”, nome del tour scelto per l’estate 2023, ha visto sul palco i due artisti circondati da un anello di candele accese, capaci di creare un’ ambiente emotivamente perfetto per la tipologia di spettacolo offerto. Il risultato finale è stato un allestimento scenico da brividi. Infatti, come anticipato durante l’intervista rilasciata alla Gazzetta, la dimensione intima dello show è stata grande protagonista durante l’arco di tutta la serata in Piazzale Celso Melli. Il piacere del pubblico di essere parte integrante della notte parmigiana si è avvertito sin dalle canzoni iniziali.

Prima, però, c'è stato un formidabile medley strumentale con protagonista Danilo Rea e il suo pianoforte. Le tante persone che sono accorse all’evento promosso dal Comune di Langhirano e realizzato grazie al fondamentale contributo organizzativo di Caos Organizzazione Spettacoli, non sono rimaste deluse. Ma cosa è stato “Luce”? È stato uno splendido viaggio tra i brani più conosciuti di Fiorella Mannoia e il repertorio di Danilo Rea che, con il suo estro e la sua sensibilità musicale, ha deliziato la platea. Non solo: è stato un percorso nella storia della musica italiana. Quella di qualità. Quella profondamente tricolore. E allora spazio a “La donna cannone” di Francesco De Gregori, "La Cura" di Franco Battiato, "C’è Tempo” di Ivano Fossati, “Felicità” di Lucio Dalla, “E penso a te” di Lucio Battisti, “Margherita” di Riccardo Cocciante. Gli applausi sono stati una logica conseguenza. I parmigiani hanno cantato e non hanno fatto mai mancare il loro supporto: è stato splendido sentire il coro delle persone che hanno intonato con la Mannoia, il ritornello di uno dei suoi brani più celebri: “Quello che le donne non dicono”. Nel complesso, l’appuntamento clou del weekend di Langhirano può essere considerato un autentico successo: una serata unica, in cui il mondo del jazz si è perfettamente incontrato con il mondo del pop. Il tutto inserito in una cornice suggestiva, senza particolari schemi e senza inutili sovrastrutture. Solo bella musica nella sua completa libertà. Un concerto elegante. Un concerto intimo. Un concerto controcorrente. Perché, in fondo, la musica non ha bisogno di grandi band o super produzioni. La musica è testi di qualità ed emozione da condividere. Non serve nient’ altro.