Turista veneto a Fidenza furioso: «Multato perché andavo a 51 km/h»

Gli autovelox fidentini continuano a far discutere: non solo si alzano ogni giorno lamentele da parte degli automobilisti fidentini, che si vedono recapitare sanzioni, ma anche da chi arriva da fuori città e transita nei tratti nell’immediata periferia cittadina, dove sono installate le apparecchiature.

Questo l'amaro lo sfogo di un automobilista veneto, che si è trovato a passare dalla città, e che non ha esistato ad esternare tutta la sua rabbia per la multa che gli è stata comminata: «Rendo noto il paradosso di una assurda multa rimediata a Fidenza, il 10 agosto scorso, per aver raggiunto la pericolosissima velocità di 51 km/h in un punto in cui vige il divieto di superare i 50. Nella stessa Fidenza, la sera, abbiamo dovuto cenare, in un ristorante della piazza, mentre persone maleducate giocavano a pallone e schiamazzavano disturbando tutti. Dei vigili nessuna traccia. È molto più facile fare cassa con turisti inermi , che raggiungono i 51/ora, che affrontare gli arroganti e maleducati sulle piazze. Vergogna: i Comuni non possono lamentarsi dei cali di presenze se i turisti vengono trattati così».

Gli autovelox si trovano in viale Martiri della Libertà, strada Granella, via Davighi, Chiusa Ferranda e Santa Margherita. In tanti già si sono visti infliggere la multa e qualcuno anche più di una contravvenzione.

«Serve buon senso». È questo, in sostanza, quello che chiedono tanti automobilisti fidentini e non solo. In particolare riguardo il famigerato autovelox di via monsignor Davighi, nel tratto di via Emilia che esce dalla città verso Alseno, vicino all’ex Giardinetto, tanto per intendersi.

Uno dei cinque autovelox, sicuramente quello che ha mietuto più vittime. E anche il più contestato. Già più volte se ne sono occupati anche i politici di opposizione ed era stata effettuata persino una raccolta di firme. Al di là di tutte le altre considerazioni, tutti hanno concordato: controllare il limite di 50 km orari, in quel tratto, non ha senso.