la storia di un Emigrato

Luigi Leoni dal '74 ristoratore senza rivali a Quebec City

Neviano Si definisce «un semplice maître d’hôtel, che adora la sua professione, a cui piace ricevere e divertire i clienti per offrire una bella esperienza gastronomica, con degli amici fisarmonicisti tutte le sere». È la «dolce vita» che da quasi 50 anni il suo ristorante «Parmesan», situato al 38 rue St-Louis nel vecchio Québec, a Québec City, serve ai clienti, portando i sapori e i modi di vivere della sua terra d’origine.

Luigi Leoni, 83enne originario di Vezzano, dove ogni anno torna per salutare i parenti rimasti e rivedere i luoghi dov’è nato, da oltre 70 anni lavora nel settore e per onorare la sua straordinaria carriera, ripercorre il cammino fatto in un’intervista per un giornale locale. Ancora molto giovane andò a lavorare come barista a Milano, poi come cameriere in molteplici hotel in Italia, secondo le stagioni in località balneari o di montagna. Ebbe in seguito l’occasione di fare esperienza in una dozzina di alberghi cinque stelle in diversi paesi europei, in Francia e in Inghilterra soprattutto.

Poi, in Corsica, l’incontro che lo portò in Canada. «Robert Poulin, un avvocato di Montréal, proprietario del giornale “Allo Police”, che mi fece ottenere il mio primo contratto di lavoro in Canada. É così che con il mio spirito avventuroso e con grande curiosità arrivai nel 1967, durante l’Esposizione Universale, a Montréal. Vedevo allora il mio mestiere come una specie di passaporto, che mi permetteva di lavorare in molte grandi città del Canada e degli Stati Uniti. Nessuno è profeta nel suo paese. Cercavo nuovi orizzonti».

«Sedotto» da Québec, dalla gentilezza delle persone, «dal suo carattere medievale e dalla sua dimensione europea, che si riflette anche nella gastronomia», si stabilisce nella città lavorando in molti grandi ristoranti, «esperienze che mi permisero di raffinare la mia lettura della ristorazione». Con il socio Cesare Onniboni il 29 giugno 1974 apre un ristorante, «mettendoci tutto il nostro cuore e la nostra esperienza, anni di sforzi e di ricerca di dettagli per raffinare il nostro menu, il servizio, il locale, con l’ambizione di far vivere alla nostra clientela un’esperienza gastronomica unica. Abbiamo potuto contare sull’appoggio finanziario di Dominico Masciotra, Berto Borzoni e Isidoro Zuncheddu, che hanno creduto in noi. Oltre al pasto, offriamo un’esperienza gastronomica, coccolando i nostri clienti. Cerchiamo di renderli fedeli a noi, in modo che si sentino come a casa loro».

Un ristorante che negli anni ha avuto diversi riconoscimenti. «Siamo stati considerati tra i più prestigiosi e autentici ristoranti italiani nel mondo e siamo stati invitati a Roma dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro per ricevere tale onorificenza». Lo sguardo però è ancora rivolto al futuro. «Abbiamo rinnovato il nostro menù e abbiamo aggiunto qualche nuova specialità, abbiamo un nuovo chef che tramanda l’eccellenza della tavola del Parmesan di cui siamo molto fieri».

Maria Chiara Pezzani