Dramma di Basilicanova
Il deltaplano caduto subito dopo il decollo: ecco chi sono le vittime
Il decollo e subito una virata inspiegabile, l'ultraleggero che s'avvita e rovina al suolo. Poi, le fiamme. Doveva essere un breve volo nella magia del tramonto, sono bastati pochi secondi perché si trasformasse in una tragedia costata la vita a due persone sotto gli occhi di familiari e amici. A morire nello schianto, Walter Righelli, titolare di una ditta di idraulica a Basilicanova, 64 anni, sposato, un figlio, e Fabio Lentoni, 47, sposato, residente a Montechiarugolo e padre di una bimba di pochi anni.
Alla barra del proprio deltaplano a motore, Righelli non aveva confini nei cieli della provincia: il destino ha voluto che morisse proprio vicino a casa, sotto gli occhi della moglie e del figlio. Nemmeno precipitando da chissà quali altezze. Secondo una prima ricostruzione, sarà stato a una decina di metri dal suolo, quando il suo apparecchio ha cominciato quella virata per la quale al momento è difficile trovare una spiegazione diversa dal malore del pilota. Essere tanto vicini a terra ha anche impedito (ammesso ce ne fosse la possibilità) che venisse compiuta una manovra correttiva o un atterraggio di emergenza.
Nemmeno dieci secondi sarà durato quel volo cominciato verso le 19,30 di ieri. L'ultimo decollo della vita di un pilota esperto, coscienzioso nella cura del proprio deltaplano. Non si può escludere a priori anche il guasto meccanico, ma stando ad alcune testimonianze, il motore non ha mai smesso di funzionare né avrebbe emesso suoni che facessero pensare a un'avaria.
Privo di controllo, l'apparecchio è andato a sbattere a terra con la punta, ribaltandosi, a un centinaio di metri dal punto in cui era decollato. Il serbatoio, in questo tipo di ultraleggeri, è installato proprio alle spalle del sedile del pilota e del passeggero. Avrà contenuto qualche decina di litri di benzina: più che sufficienti a trasformare i rottami in una palla di fuoco prima che si potesse fare un estremo (quasi di certo vano) tentativo di allontanare i due occupanti.
È stato lo stesso figlio di Righelli ad accorrere subito con un estintore, ma il rogo era troppo violento, troppo esteso per essere domato con così poco. E nulla hanno potuto i vicini accorsi subito, convinti che si fosse incendiata una casa per come le fiamme erano alte. Intanto, l'allarme era scattato in diretta, e sono stati i vigili del fuoco intervenuti da Parma a spegnere l'incendio. Oltre agli uomini della caserma di via Chiavari sono intervenuti i carabinieri di Montechiarugolo che si sono subito messi all'opera per raccogliere le prime testimonianze. Saranno fondamentali per chiarire le cause della tragedia. Sul posto, nonostante sia oggi il giorno del suo insediamento al vertice del Comando provinciale dell'Arma, anche il colonnello Andrea Pagliaro.
Incredulo, sotto choc: Luigi Rossi, il presidente del club Aviodelta di Felino al quale era iscritto Righelli, è accorso a Basilicanova non appena ha saputo la notizia. «Un momento di grande dolore per tutti noi - dice Rossi - volava da una decina di anni. Un pilota prudente e meticoloso. Oltre che un socio, Walter era un amico». Troppo pesanti quei verbi al passato per aggiungere altro.
Georgia Azzali
Roberto Longoni