Comune
Liste d'attesa alle materne: pronto il testo per la convenzione con le scuole paritarie
Pronto il documento per il protocollo d'intesa tra il Comune e gli enti gestori di scuole materne paritarie per un sistema integrato dei servizi per l'infanzia. Un testo che è stato presentato dall'assessore Caterina Bonetti ieri durante la quinta commissione consiliare «Scuola, giovani, sicurezza e partecipazione».
Le liste d'attesa con 530 bambini esclusi hanno infatti portato all'elaborazione della convenzione e Fism ha già dimostrato interesse. Dopo questa prima interlocuzione, voluta dall'assessore Bonetti, l'iter proseguirà con l'approvazione in Consiglio comunale, «per concludersi a fine ottobre in maniera utile anche per i partner privati», ha anticipato la Bonetti. Il tema è come abbassare le liste d'attesa dando omogeneità del servizio con la possibilità della continuità e con tariffe adeguate, per garantire l'accesso a tutti. Nella proposta infatti non sono messi in secondo piano il percorso pedagogico condiviso con le strutture paritarie, la qualità del servizio nel rispetto di un calendario con un piano orario compatibile con quello delle nostre strutture. «La proposta - continua l'assessore - è quella delle altre città dell'Emilia Romagna. Noi daremo un contributo di 7.500 euro a sezione nelle scuole riconosciute dal sistema statale e le scuole si impegneranno a non superare la tariffa di 360 euro al mese. Le iscrizioni saranno gestite direttamente dalle strutture private che poi dovranno fornire al Comune i dati, così potremo verificare l'effettivo impatto sulle liste d'attesa. La valutazione della sperimentazione sarà nel triennio, come è di tre anni il ciclo formativo della scuola d'infanzia. E ci sarà la possibilità di rinnovarlo». Maria Federica Ubaldi (Cp) ha chiesto «come mai una convenzione che riguarda solo la scuola d'infanzia e non i nidi?». La Ubaldi ha inoltre chiesto chiarezza sulle tariffe, sui criteri d'accesso. L'assessore Bonetti ha risposto che «non esclude una riflessione anche sui nidi. L'accesso alle paritarie può essere libero o attraverso la lista d'attesa». Il presidente del Consiglio comunale Michele Alinovi ha ringraziato l'assessore e i suoi collaboratori per il lavoro realizzato: «Un lavoro approfondito e ragionato - ha ricordato Alinovi -. Noi partiamo da un sistema educativo 0-6 che rappresenta un'eccellenza a livello regionale. Le paritarie hanno poi un ottimo livello di servizio. E questo documento è ben strutturato perché attento a tre temi principali: la qualità del servizio, la quantità, per verificare se possiamo quindi ampliare l'offerta e l'equità e cioè l'accesso per tutti». Anche il capogruppo di «Prospettiva» Antonio Nouvenne è soddisfatto per i vantaggi della convenzione: «Un forte messaggio di inclusione. Ho trovato parallelismi con il rapporto tra sistema socio sanitario pubblico e sistema socio sanitario privato: quando un sistema privato si rende disponibile a integrarsi con il pubblico in modo controllato i rischi si riducono. E questa convenzione dà un maggior respiro per il futuro».
«L'assessore ha fatto davvero un buon lavoro - ha aggiunto Sandro Campanini (Pd) - che mantiene al centro le esigenze delle famiglie e dei bambini. Nel momento in cui ci sono dei cambiamenti sociali è giusto dare risposte adeguate. E dal momento che si tratta di una convenzione i cui risultati vanno verificati nel tempo si potranno sempre inserire nuovi elementi». Ma la Ubaldi ha insistito: «Temo che con questa proposta non si diano indicazioni esatte sui criteri d'accesso e sulle tariffe. Forse bisogna rendere più sicuro il risultato atteso». E la Bonetti ha concluso: «Le scuole paritarie che sottoscrivono l'accordo saranno pubblicate sul sito del Comune con il piano dell'offerta formativa e le disponibilità. E le famiglie potranno rivolgersi a quella scuola che risponde meglio alle proprie esigenze. Tuttavia possiamo chiedere alle scuole di pubblicare anche le modalità di tariffazione. Ricordo che nelle nostre scuole d'infanzia ci sono ancora 40 posti disponibili, che nessuno ha ancora scelto».
Mara Varoli