ROMANZO
Il fidentino Riva e le sue «Quaranta sfumature di arterio»
«Quaranta sfumature di arterio. Una storia d’amore diversamente fantasy». E’ il titolo del romanzo scritto dal fidentino Francesco Riva, edito da Pathos.
Si tratta della sua seconda pubblicazione. Il primo libro che ha pubblicato è stato «Favole su misura», una raccolta di dieci racconti, ciascuno dedicato a una persona, sempre sullo stesso genere «diversamente fantasy» che è diventato il suo marchio di fabbrica.
«Quaranta sfumature di arterio» invece è il suo primo romanzo. Francesco Riva è nato e cresciuto a Fidenza dove lavora come progettista meccanico. Scrive inoltre per hobby e, grazie a questa sua passione, è diventato un’eminenza nel campo del «diversamente fantasy».
Un genere peculiare da lui stesso inventato e del quale risulta unico esponente di spicco. Oltre alla scrittura, Francesco ama la musica, i concerti rock, la birra buona, la boxe, i fumetti, il cinema, i tattoo, le cosplayer, la torta fritta col salume, i giochi della Play e, sopra ogni cosa, sua figlia Nicole.
Dopo il successo di «Favole su misura», che soprattutto in Emilia aveva venduto parecchio, questa è la sua seconda pubblicazione. «Quest’opera – ha spiegato Riva - mischia epico e moderno. Inscena mali concreti e terapie fantastiche. Tinge di fiabesco disagi quotidiani e incastona nel mito litigate epocali. Forse non offre alcuna reale soluzione, ma almeno dona buone cure all’immaginazione».
Il romanzo di Francesco racconta di Rengus, un guerriero degli altipiani lacustri. Stoico, rigido nel corpo e un po’ anche nella mente. Solferina invece è una cacciatrice tropicale. Flessuosa, curiosa e caotica in ogni approccio. Quando i due si incontrano in un villaggio vacanze, subito si attraggono da bravi opposti. Così, dalla loro scintilla agonistica, si innesca uno scontro fra esplosivi giochi d’animazione, che riduce il villaggio a un cratere fumante. Dalla loro esagerata competizione, nasce invece una grande passione.
Tutto però cambia, quando la coppia si ritrova ad affrontarsi nuovamente, in un sfida ben più durevole. Quella del matrimonio. Arena domestica dove la cacciatrice scalpita, travasata in una società bigotta, che la vede sempre straniera. E dove il guerriero sbuffa, riciclato in un lavoro comunale, che di eroico non ha proprio nulla. Perciò, i novelli sposi, iniziano a macinare arterio sempre più denso. Destreggiandosi tra fazioni di elfi modaioli, nani infoiati, maghi della terapia e santoni della tecnologia. Continuando a combattere e a combattersi. Finché il disagio della coppia, troppo a lungo compresso, esonda a fiotti dal focolare e si abbatte come una profezia sul lago Mist Hüra. Rischiando di sfociare in una temuta guerra fra razze.
Il romanzo fantasy di Francesco Riva verrà presentato il 5 ottobre, al Fab bistrò, alle 19.30, con intervista, lettura, dj set e firma copie.
s.l.