Medicina di base
Il bug che «sabota» le ricette: disagi per medici e pazienti
Il pc si impalla, impossibile fare certificati di malattia, prescrivere farmaci, ricevere documenti relativi al paziente, come le lettere di dimissioni dall'ospedale e i referti delle visite specialistiche. E poi, puntuale, arriva il messaggio: «Ci sono rallentamenti».
È questa la situazione alla quale devono far fronte, dalla seconda metà di agosto, molti medici di famiglia di Parma e provincia, ma anche di tutto il resto della Regione. Un bug del sistema, causato dall’aggiornamento del sistema Sole (acronimo di Sanità on line), ossia la rete che unisce istituzioni sanitarie e operatori della salute, gestito da Lepida, provider della Regione Emilia Romagna.
Il problema non è irrilevante, se si considera che circa l'80% dei medici di base della nostra provincia (178 professionisti) hanno scelto il sistema Sole grazie anche alla spinta della Regione, che fornisce gratuitamente il sistema, l'hardware e l'assistenza online. Ma il programma ora mostra più di una falla.
«È da circa un mese che tutti i lunedì e i venerdì, cioè i giorni di maggior sovraccarico del sistema, Lepida va in tilt. Se si è molto mattutini e si riesce ad arrivare in ambulatorio alle 7,30 si riescono a fare al massimo tre ricette, poi puntuale arriva il blackout» dice Paolo Ronchini, segretario provinciale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), che ha inviato una lettera alle autorità sanitarie facendo presente il grosso disagio sia per i medici che per i loro pazienti.
Uno dei problemi maggiori è la duplicazione delle ricette digitali all’insaputa del medico, che fa erogare alle farmacie un numero doppio di confezioni di medicinali (e fa spendere al paziente un ticket inutilmente raddoppiato). L'unica soluzione finora è stata tornare alle vecchie ricette cartacee, che però il paziente deve andare a ritirare di persona in ambulatorio.
Su questo aspetto è intervenuto con una lettera lo Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani), che si rivolge a Regione e Lepida perché il problema della «doppia prescrizione» sia risolto il prima possibile.
«Il pasticcio della prescrizione raddoppiata mi è stato segnalato da diversi colleghi. Ma nelle ultime settimane i disservizi sono stati anche altri, con blocchi del sistema e difficoltà a lavorare - dice Antonio Slawitz, presidente provinciale Snami - Diverse segnalazioni sono state già inoltrate alle singole aziende e al servizio del progetto Sole, finora senza soluzione».
Una segnalazione all'Ausl è stata fatta anche da Mario Scali, medico di famiglia e referente per il Distretto di Parma per la medicina generale: «Io non ho il sistema operativo Sole, ma vari colleghi che ne usufruiscono mi hanno contattato perché riportassi la situazione all'azienda sanitaria. Si tratta di un problema di competenza regionale, che speriamo a breve possa trovare soluzione», dice Scali.
L'ultimo black out è avvenuto fra lunedì 18 settembre e martedì 19 mattina, come scrive il vicepresidente dell'Assemblea legislativa Emilia-Romagna, il leghista Fabio Rainieri, in una interrogazione alla Giunta regionale firmata da diversi consiglieri del Gruppo Lega Emilia-Romagna.
«Il programma Sole è un disastro. La Regione intervenga urgentemente per risolvere i problemi e consentire a medici di base e pediatri di libera scelta di assistere in modo adeguato e tempestivo i loro pazienti» scrive Rainieri, che stigmatizza «i gravissimi disagi per i medici di base e ovviamente per i loro assistiti. Infatti, quando il sistema non funziona, i medici non riescono a fare e inviare ricette e richieste di esami in via telematica, ricevere esiti di esami, produrre certificati di malattia. Negli ultimi mesi i malfunzionamenti sono molto frequenti e alcuni medici hanno ricevuto il messaggio che proseguiranno ancora per almeno un mese».
Più ottimista invece Paolo Ronchini, che si augura che dalla prossima settimana rallentamenti e stop vengano superati.
«È dal 2020 che i medici sono stati obbligati ad utilizzare il sistema Sole, perché altrimenti non avrebbero beneficiato dell’assistenza gratuita della Regione in termini di attrezzature informatiche - continua Rainieri - Quanto sta succedendo fa porre più di una domanda sulla capacità di questa amministrazione targata Pd snellire la burocrazia nella sanità quotidiana, come si proponeva proprio con l’adozione del progetto Sole».
Monica Tiezzi