FURTI A RAFFICA
Tre blitz in sei giorni: il ladro delle cantine patteggia 4 anni e 4 mesi
I colpi preferiti? Nelle cantine. In sei giorni si era parecchio dato da fare. Due furti e una violazione di domicilio con uno scopo più che chiaro, se avesse trovato qualcosa, perché aveva fatto saltare lucchetti e piastre di chiusura di alcune cantine. Ma con il secondo blitz gli era andata piuttosto bene, perché se ne era andato con una mountain bike da 2.000 euro e una bici da strada da 1.500. Un'esistenza segnata dalla droga: originario di Cariati, in provincia di Cosenza, ma da tempo a Parma, a 33 anni ha già accumulato una serie di precedenti. Accusato di furto aggravato, violazione di domicilio e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, ora ha patteggiato 4 anni e 4 mesi, oltre al pagamento di 1.500 euro di multa, in continuazione con un altro patteggiamento per un tentato furto nel 2022 sempre a Parma.
Doveva aver chiuso i suoi conti con la giustizia alla fine di dicembre di quell'anno, ma qualche settimana dopo era invece tornato in azione. Il 31 gennaio si era intrufolato nel sottoscala di un condominio di via Monte Nero, dalle parti di via Bixio, aveva forzato la catena di una bici e se l'era portata via.
Probabile che l'avesse piazzata quasi subito, così come che avesse esaurito immediatamente i soldi intascati, tanto che poco più di 24 ore dopo si era spostato in pieno centro per riprendere la «caccia». Di notte, aveva scassinato la porta dell'area cantine di un condominio di via Goito e poi era riuscito a mettere le mani sulla mountain bike e sulla bella bicicletta da strada. Buttando l'occhio nell'androne del condominio, aveva poi scorto un cappotto e due piumini (per un valore totale di circa 1.000 euro) appesi a un appendiabiti all'esterno di un appartamento e aveva deciso di portarsi via anche quelli.
Quattro giorni dopo aveva tentato un nuovo blitz in via Ognibene, nel quartiere Montanara: cinque le cantine forzate, ma stavolta zero bottino.
Tuttavia, se i carabinieri non l'avessero arrestato poco più di cinque mesi fa, avrebbe forse continuato a passare da un'incursione a un'altra perché per tre volte, tra febbraio e aprile scorso, era stato sorpreso con pinze, tenaglie, cacciaviti, tronchesi e altro ancora. Un piccolo arsenale portatile di attrezzi da scasso.
G. Az.