Successo per la nuova edizione di Mercanteinfiera

Commercianti e compratori da tutto il mondo

Luca Pelagatti

Dove è possibile vedere, fianco a fianco, la parte anteriore di una turbina d'aereo e una statua in legno a grandezza naturale di San Pietro? E ancora cosa lega una schiera di jukebox americani dell'epoca di Elvis e lampadari di cristallo che non stonerebbero al Regio? La risposta è semplice: Mercanteinfiera, il grande salone del modernariato e antichità che torna per la 42esima edizione in fiera. E come sempre fa il pieno.

«Sono tornati in forze gli americani. E questo fa la differenza», spiega un espositore raccontando dei grandi numeri dei primi due giorni. Quelli dedicati agli addetti ai lavori e quindi, quelli degli affari più grossi. «I compratori sono arrivati in forza e hanno acquistato moltissimo: questa fiera a livello europeo è imprescindibile. Stiamo ormai parlando di un evento che attira persone da tutto il mondo».

Lo dicono i commercianti presenti e lo conferma il catalogo: tra i mille espositori ci sono antiquari da ogni paese. Ma forse il dato vero lo racconta il parcheggio verso l'autostrada dove vanno e vengono senza sosta dei camion. «La merce viene caricata e spedita - spiega un tecnico. .- L'ultima spedizione, ad esempio, è destinata al Venezuela».

Mercati lontani per oggetti che vengono da altrettanto lontano: ma la distanza è quella del tempo. «La fiera poi è fortissima sul modernariato - conclude un altro commerciante che offre sedie di design. - Se vuoi arredare una casa in un certo stile questo è il posto giusto». Intanto una influencer giapponese filma con lo smartphone e manda il video in diretta. Quello che dice è incomprensibile: ma Parma lo continua a ripetere.

Luca Pelagatti