FERROVIE
Parma perde cinque «Frecce» dal 10 dicembre. Il sindaco Guerra: "Presto un altro incontro con Trenitalia"
I convogli saranno trasferiti sulla linea ad Alta velocità e fermeranno a Reggio
Dal 10 dicembre Parma perderà cinque treni Frecciarossa. Si tratta di convogli di metà giornata, che percorrono la linea Adriatica fino alla Puglia (Lecce, Bari, o Taranto) partendo o arrivando a Milano.
«Scarsamente utilizzati»
Secondo Trenitalia si tratta di «Frecce» scarsamente utilizzate. Da qui la scelta - che avverrà con il cambio degli orari ferroviari - di non farle più transitare sulla linea «storica», ma di trasferirle su quella dell'alta velocità, nel tratto Milano-Bologna, con fermata alla stazione Mediopadana di Reggio Emilia.
Forti disagi
In questo modo, non si creerà un disagio soltanto ai passeggeri diretti o in arrivo da Milano, ma anche a tutti quelli che utilizzavano le fermate intermedie presenti tra Milano e Bologna, inevitabilmente soppresse con il trasferimento sulla linea ad alta velocità, oltre a chi arrivava o era diretto in altre stazioni lungo la tratta Adriatica.
Nove coppie di «Frecce»
Attualmente ci sono nove coppie di Frecciarossa che transitano sulla linea «storica» e assicurano un collegamento veloce tra Parma e Milano a partire dalle otto di mattina fino pochi minuti dopo le undici di sera: la maggior parte di questi treni impiega, in media, quarantasette minuti per coprire la distanza tra la nostra stazione e la stazione centrale del capoluogo lombardo, senza effettuare delle fermate intermedie.
Cosa cambia
Con i nuovi orari, a Parma non fermeranno più i treni in partenza per Milano alle 12.09 (si tratta della «Freccia» che parte da Bari) e alle 14.09 (ossia il convoglio che parte da Lecce), e quelli in arrivo da Milano alle 11.52 (si tratta del Milano-Taranto), 13.52 (la «Freccia» Milano-Lecce) e 14.52 (la «Freccia» Milano-Lecce). Dal 10 dicembre questi convogli percorreranno per intero la linea dell’alta velocità nel tratto tra Milano e Bologna, fermando alla stazione Mediopadana di Reggio Emilia.
«Tutelati i pendolari»
Da Trenitalia arriva la spiegazione che i treni che non passeranno più da Parma, sono caratterizzati da uno scarso utilizzo da e per le località intermedie fra Milano e Bologna (le fermate sono Parma, Reggio Emilia e Modena).
Trenitalia aggiunge che i treni Frecciarossa sono treni «a mercato», cioè si sostengono esclusivamente con la vendita dei biglietti. Non solo. I treni che non fermeranno più a Parma sono al di fuori delle fasce orarie utilizzate di norma dai pendolari, che resteranno invece garantite.
Con i nuovi orari dei treni resta confermata la coppia di convogli Frecciarossa Milano Centrale-Roma Termini e viceversa, in partenza da Parma alle 7.05 per la capitale ( l'arrivo è previsto alle 10.35) e rientro alle 23.12 nella nostra stazione (partenza da Roma alle 19.50).
L'interconnessione
La notizia dell'addio alle cinque «Frecce» arriva mentre si attende un nuovo confronto tra istituzioni locali e ferrovie (alcuni incontri si sono già volti nei mesi scorsi) per fare in modo che l'interconnessione possa essere utilizzata e aumentare così le coppie di treni ad alta velocità che si fermano a Parma. L'interconnessione infatti, costata duecento milioni di euro, giace da sempre inutilizzata. In 15 anni il doppio binario, modernissimo e attrezzato per accogliere ogni tipo di convoglio, ha visto «sfrecciare» soltanto le locomotive diesel delle linee Parma-Brescia e Parma-Suzzara oltre che un paio di treni charter che hanno trasportato nella nostra città le squadre della Roma e del Napoli per le loro partite coi crociati.
Nell'ultimo consiglio comunale è stato comunicato dall'Amministrazione che l'incontro tra ferrovie, parlamentari del territorio, l'assessore regionale Corsini e il sindaco Guerra che doveva tenersi questo mese è invece slittato a novembre, ma al momento non si conosce ancora la data in cui verrà fissato.
L'obiettivo è quello di garantire l'utilizzo dell'interconnessione, così come era stato stabilito negli anni Novanta. Nel luglio 1997, dopo che si era tenuta la conferenza dei servizi sull'alta velocità, era stato sottoscritto un accordo che prevedeva un minimo di quattro coppie di treni al giorno. Un accordo finora rimasto lettera morta.
Questi ultimi «tagli» ai Frecciarossa dimostrano, ancora una volta, l'urgenza di un confronto con le ferrovie.
L.M.
Il sindaco Michele Guerra: "Continueremo a lavorare per garantire un buon servizio a chi usa il treno"
Il primo cittadino commenta la notizia: "Noi continueremo a lavorare per garantire un buon servizio a chi usa il treno, per quanto i dati Trenitalia di questo anno sul traffico non siano positivi per le città presenti sulla linea storica. Abbiamo riunito tutte le parti economiche della città a gennaio, sono state sviluppate delle convenzioni, ma dobbiamo fare di più come sistema Parma perché abbiamo contro dei numeri troppo bassi. Paghiamo il prezzo di aver perso, come territorio, occasioni importanti in passato, prima sulla Mediopadana finita a Reggio e poi per non aver chiesto con la giusta insistenza e subito una doverosa compensazione. Queste sono le eredità su cui dobbiamo lavorare, tutti insieme. A breve, come ho avuto occasione di dire, avremo un altro incontro con l'azienda".