Felino

Il Be Bop compie mezzo secolo

Antonella Colombo

Il Be Bop di Felino compie 50 anni: un traguardo importante ma, per scelta della proprietà, un compleanno festeggiato in sordina, nonostante sia una discoteca che ha fatto, e continua a fare, storia. Il 20 ottobre 1973 è stata la serata inaugurale di un’attività nata da una volontà ferrea e dall’impegno per costruire qualcosa di innovativo, caratteristica fondamentale di una famiglia, i Gerboni, che hanno dimostrato una capacità imprenditoriale sui generis, lungimirante ma flessibile, sempre pronta ad adattarsi alle richieste di un mercato in continua evoluzione.

Fino a quella data la famiglia Gerboni aveva condotto il Mercury mescolando bar e musica live di complessi emergenti, ospitando tra gli altri l'Equipe 84 e I Corvi. Date le dimensioni dei locali a disposizione, l’idea di Guido Gerboni, che si rivelerà vincente, è quella di creare un ritrovo tra amici, dove organizzare feste e ascoltare buona musica con un servizio bar di qualità, una sorta di jazz club italiano: da qui anche la scelta del nome del locale, Be Bop. In quegli anni però esplode la disco music, così il cambiamento di rotta è inevitabile e il Be Bop si trasforma.

La domenica pomeriggio arrivano dai paesi vicini e da Parma orde di ragazzi e ragazze con i pullman di linea: alle 15 la pista brulica, con i dj attenti ad anticipare le nuove mode musicali, grazie ai contatti diretti con Milano. Negli anni ‘80 il Be Bop ha già acquisito la sua impronta caratteristica, valorizzata dalla presenza del giardino estivo, che lo rende un locale aperto tutto l’anno. Significative campagne pubblicitarie (con locandine, biglietti invito, gadget, pr) ne promuovono l’immagine, decretandone il successo al di là delle più rosee aspettative. Gli anni ‘90 segnano l’avvento delle feste private ed esclusive, in un mercato che comincia a mandare segnali di crisi.

Nel nuovo millennio, mentre altre storiche discoteche della provincia hanno chiuso i battenti, il Be Bop continua la sua attività, puntando, oltre alla musica live, alle feste: Rcklss Te quiero, la Festa del Pepo e soprattutto London’s Corner sono ormai diventate una tradizione. Continuano ad essere organizzate tante feste private (diciottesimi, lauree, feste annuali dei licei…), mentre lo spazio esterno, trovandoci al centro del paese, permette di chiacchierare lontano dalla ressa e dalla musica. Il segreto del successo, secondo Guido Gerboni, è da ricercare nella dedizione, anche dei collaboratori. Abbiamo provato, infatti, a chiedergli di definire le chiavi del successo in sole tre parole.

La risposta è stata immediata: «Passione, lavoro ed etica», quella stessa etica che vuole il Be Bop del terzo millennio visto ancora come una serata premio a fine settimana. Se adesso entrano nel locale anche i figli di coppie che si sono conosciute nella «discoteca più bella del mondo», come l’ha definita qualcuno, a Gerboni «piace entrare nel locale da solo, quando non c’è nessuno, bere qualcosa, chiudere gli occhi e rivedere, come in un film, tante persone, serate, episodi belli e meno belli e sentire riecheggiare le risate sopra la musica».

Antonella Colombi