La scomparsa di Fausto Zuliani
Muore a 58 anni durante un intervento chirurgico
Sembrava un intervento tutto sommato di routine, una di quelle cose che, certo, si vorrebbero evitare ma che, in fondo, non paiono mai troppo gravi. Eppure è stato proprio durante un intervento ortopedico, la riduzione di una frattura ad un femore rotto per una caduta, che il cuore grande di Fausto Zuliani ha smesso di battere. Ed ora, increduli e smarriti, i familiari e gli amici si stringono per darsi forza. Che non c'è più Fausto a farlo con il suo sorriso e le sue parole.
Fausto Zuliani stava per compiere 59 anni ma quell'incidente ha interrotto il suo cammino. Una embolia polmonare massiva che si è verificata mentre era sul tavolo operatorio al Maggiore non gli ha lasciato scampo. E ora il fratello Denis cerca di trovare le parole per ricordarlo: «E' sempre stato molto dolce ed attento nei confronti dei nostri genitori ed anche con me. Fa ancora più male pensare che forse io non l'ho capito fino in fondo».
Zuliani aveva frequentato l'Itis qui a Parma diplomandosi come perito meccanico. E per qualche anno aveva appunto lavorato in questo settore come libero professionista fino al servizio militare svolto nell'Arma dei Carabinieri. Dopo il congedo aveva invece iniziato a lavorare in Iren Ambiente, l'azienda nella quale era stato impiegato fino all'ultimo giorno.
«Aveva poi due grandi passioni: lo sport e il teatro - prosegue il fratello -. Aveva iniziato a nuotare da bambino e sempre ha proseguito alternando però gli allenamenti con quelli in palestra, col beach volley, la corsa. Era uno sportivo vero ma non cedeva alla frenesia della competizione. E poi c'era il teatro: e forse la sua più grande interpretazione è stata quella di celare la sua tenera fragilità, di non farla trapelare».
Una dolcezza profonda che lo ha spinto a dedicarsi un po' agli altri, impegnandosi nella donazione di sangue e aderendo da subito al progetto della donazione d'organi. «Ora, lasciandoci, ha compiuto l'ultimo dono, regalando nuova vita a chi ne ha disperatamente bisogno». Poi, amaramente, dopo il funerale che si è svolto ieri pomeriggio l'ultimo pensiero del fratello: «Nessuno di chi lo ha conosciuto ha mai potuto comprendere la sua grandezza perché Fausto ha preferito vivere con grande discrezione. Eppure era una persona eccezionale: proprio perché ci ha voluto fare credere di essere normale».
r.c.