Corcagnano

Spaccata al cimitero: il fiorista nel mirino dei ladri

Michele Ceparano

Hanno preso un tombino e lo hanno scagliato contro la vetrina e la porta. Ogni tanto ritorna. È l'incubo delle spaccate che riaffiora, anche dopo che la banda, soprannominata di Bonnie e dei vari Clyde, autentico incubo dell'ultima rovente estate, è stata decapitata.

L'ultimo negozio finito nel mirino dei ladri è stato, con ogni probabilità l'altra notte, tra Ognissanti e il giorno dedicato alla commemorazione dei defunti, quello del fiorista del cimitero di Corcagnano. Armati di un tombino, i ladri (o il ladro), dopo aver danneggiato pesantemente la vetrina, hanno distrutto il vetro della porta e, una volta dentro al negozio, non hanno buttato niente all'aria e si sono diretti verso la cassa.

Il «bottino» è stato magro, dal momento che in cassa c'era soltanto una decina di euro di moneta. Di questi tempi, infatti, nessuno lascia molti soldi. Ma se i ladri hanno incassato davvero poco, sono ingenti i danni che hanno provocato, perché dei vetri nuovi costano diverse centinaia di euro. Oltre a tutto questo, va aggiunto che il tombino usato come un proiettile per abbattere la vetrina, ha danneggiato anche il gradino di marmo per accedere al negozio.

Per mettere a segno il colpo, che è stato subito denunciato ai carabinieri, i ladri hanno potuto contare sulla semioscurità. Come spiegano infatti i gestori del negozio di fiori, che è di proprietà comunale, «ieri sera (martedì, ndr), quando abbiamo chiuso intorno alle 19, il lampione più vicino all'ingresso del cimitero e quindi al negozio, era spento. Poi, qui non ci sono telecamere e quindi i ladri hanno potuto agire quasi indisturbati. Luoghi così andrebbero illuminati maggiormente».

I fioristi, che ieri mattina hanno avuto la brutta sorpresa, non erano mai stati colpiti, ma nel parcheggio del cimitero di Corcagnano «ultimamente sono state prese di mira anche delle auto. Addirittura in pieno giorno».

Michele Ceparano