LUTTO

Addio a Enzo Baistrocchi, il «re dei motori» di Parma

Gian Carlo Zanacca

Addio ad Enzo Baistrocchi, 92 anni, il re dei motori. Era figlio di Egisto Baistrocchi, fondatore della famosa concessionaria Porsche, Audi e Volkswagen sorta Parma nel 1946.

Era nato e cresciuto a stretto contatto con un mondo nel quale ha cominciato a lavorare fin da adolescente, quando il padre aprì l’autofficina in via Emilia Est. Con lui partecipò alla Mille Miglia, alla Parma Poggio, conobbe Tazio Nuvolari ed Enzo Ferrari. Per lui i motori non avevano segreti, la sua era una professionalità nata e cresciuta nel segno della dedizione e del costante e continuo aggiornamento. Enzo ha formato decina di meccanici ed è stato un punto di riferimento non solo a livello locale, ma anche nazionale.

Parlava tedesco e spesso si recava in Germania per corsi di aggiornamento. La sua competenza era riconosciuta anche all’estero: quando un motore era stato collaudato da lui era una garanzia. Riconosceva i difetti da una semplice accensione dell’auto, ascoltando il rumore stesso del motore. Era un uomo determinato, capace, operoso: ha lavorato fino più di 80 anni fornendo consulenze e collaudando motori in prima persona. La sua bibbia erano i quaderni di formazione Porsche e Audi di cui aveva una ricca collezione.

Rigoroso nel lavoro, era una persona buona e cordiale nella vita. «Era un burbero dal cuore tenero – lo ricordano i figli Elena, Egisto e Massimo – amava la compagnia, era pieno di umanità e di affetto, oltre alla famiglia le sue passioni erano le moto e i motori».

Si era sposato con Flavia Re nel 1958, e il matrimonio era stato coronato, poi, dalla nascita dei tre figli. Ha dedicato la propria vita al lavoro ed alla famiglia: con lui se ne va un pezzo di storia di Parma e della grande epopea dei motori di cui è stato protagonista.

Aveva sperimentato le miserie della guerra: il padre Egisto era stato inviato come soldato sul fronte Russo, dal quale era ritornato a piedi. Ha vissuto il boom economico dell’Italia e si è fatto ben volere per l’importante contributo che ha dato sul fronte professionale: «Enzo – lo ricordano alcuni amici – era una persona tosta, un grande professionista su cui potevi contare. Ci mancheranno la sua competenza e la grande passione che ha messo in tutto quello che ha fatto».

Oltre la passione per le moto, è stato un appassionato ciclista. Si era trasferito una ventina di anni fa a Talignano dopo una vita trascorsa a Parma, dove si è spento lo stesso giorno in cui è deceduto il padre 40 anni fa. Lo piangono i figli, Elena, Egisto e Massimo, e il fratello Roberto, a cui era molto legato. I funerali sono previsti oggi alle 13.45, con partenza dalle nuove sale del commiato Collecchiesi in via delle Basse 1/g, per la chiesa parrocchiale di Gaiano.