Polemica
Sicurezza, i comitati di quartiere criticano il Comune
Sul tema della sicurezza e del decoro urbano, dopo le dichiarazioni del sindaco Guerra e di esponenti della giunta, intervengono diverse associazioni cittadine.
L’associazione Oltretorrente Rinasce afferma in una nota: «Dopo una certa ora il quartiere è in mano a spacciatori e ubriachi: di sera gli agenti non passano mai. La giunta di Michele Guerra avrebbe fatto meglio a non dire nulla sul tema della sicurezza perché l’intervento che abbiamo letto ci ha molto stupiti. Il nostro quartiere, l’Oltretorrente, è uno dei più colpiti dal fenomeno della microcriminalità, come emerge dalla mappa realizzata da Pietro Vignali - afferma Emanuele Rastelli, presidente dell’Associazione. «Tra risse, accoltellamenti, spaccio, bivacchi e degrado diffuso il quartiere si è trasformato completamente: dopo una certa ora è in mano a spacciatori, drogati ed ubriachi che lo tengono in scacco. L’ordinanza che vieta la vendita di lattine e bottiglie dopo le 19 non viene fatta rispettare perché non ci sono i controlli: si vedono in tutte le vie del quartiere, a tutte le ore del giorno e della notte, persone con bottiglie di vetro e lattine in mano. In via Imbriani la situazione legata alla sicurezza e al commercio, con tanti negozi sfitti come anche in via Bixio, non è stata mai risolta. Lo spaccio di droga avviene ad ogni ora del giorno».
L’associazione ViviParma rincara la dose: «Intere aree del centro storico sono abbandonate e occupate da spacciatori e baby gang. Abbiamo letto con sorpresa l’intervento di Michele Guerra e della sua Giunta per rispondere alla questione della sicurezza e replicare alla mappa della criminalità stilata da Pietro Vignali. Sarebbe stato più composto il silenzio - commenta l’avvocato Davide Ludovico Pollono, presidente dell’associazione di residenti e commercianti del centro storico -. Ad oggi gli atti di criminalità contro gli esercizi sono perpetrati ad ogni ora del giorno e della notte e la promessa di nuove assunzioni nel corpo dei vigili urbani non è una garanzia di incremento della sicurezza. Come più volte detto il numero dei Vigili Urbani già presenti è, di per se sufficiente, a patto che questi siano presenti in strada, nei quartieri e nei parchi, sia nelle ore diurne che notturne. Sebbene Guerra abbia a più riprese promesso l’ausilio dei militari per il controllo della città, nulla si è concretizzato. Di fronte alla situazione di insicurezza e degrado che viviamo quotidianamente la risposta della Giunta è inaccettabile, velleitaria e evanescente. Ci sono intere aree del centro storico, da via Verdi a via Garibaldi, da piazza Ghiaia alla galleria Polidoro fino a piazzale Borri che stanno cambiando in modo strutturale la loro natura».
E anche l’associazione Impegno per San Leonardo e San Martino ribatte: «Siamo rimasti molto delusi dall’intervento della giunta comunale sul tema della sicurezza in città. Noi, nel quartiere San Leonardo, viviamo ogni giorno sulla nostra pelle i problemi del quartiere. Basterebbe, come abbiamo già chiesto all’amministrazione più volte senza avere alcuna risposta, illuminare e abbellire via Trento, la strada principale di accesso alla città. Dovrebbe essere la vetrina per chi arriva dall’autostrada e dalla stazione ferroviaria, invece è una strada abbandonata, scarsamente illuminata e poco curata - afferma Massimo Curà, presidente dell'associazione -. Il Comune non parla mai degli interventi di miglioramento urbanistico per rendere decorosa di via Trento e le altre vie del quartiere. È chiaro che in questa situazione la criminalità trova spazio. Sarebbe bene rimuovere i cassoni del vetro che occupano gli spazi, creare parcheggi ‘sensibili’ per creare un continuo ricambio di accessi, migliorare le piste ciclabili, curare il verde. Il Comune ha fatto tre conferenze stampa su Street Tutor e agenti di comunità ma è solo propaganda perché nelle ore serali e notturne, quando servirebbero, non ci sono. I negozi, presidi di sicurezza del quartiere, sono completamente abbandonati a sé stessi».
r.c.