PARMA FILM FESTIVAL
Grande successo dell'anteprima del film di Francesco Barilli
L’anteprima del nuovo film del regista parmigiano Francesco Barilli dal titolo «Il paese del melodramma» si è svolta martedì sera in un Cinema Astra al completo. Il noir, presentato all’interno della rassegna del Parma Film Festival 2023 e interamente girato nel centro storico di Parma, tra il Teatro Regio, Piazza Duomo e il complesso monumentale della Pilotta, racconta la storia di Carlo Gandolfi, un cantante lirico colpito dalla tragica perdita della moglie e della figlia piccola che gli causa una dipendenza da alcol. Il film, drammatico e intenso, vede nel cast l’attore parmigiano Luca Magri, il francese Luc Merenda, uno dei volti simbolo del genere poliziottesco degli anni Settanta e lo stesso Francesco Barilli che erano presenti all’anteprima per incontrare il pubblico e dialogare con i critici cinematografici Filiberto Molossi e Benedetta Bragadini. Una serata all’insegna della parmigianità durante la quale, dopo un breve video omaggio ideato e montato da Nicola Tasso, Barilli ha ricevuto il premio alla carriera del Parma Film Festival 2023 per la sua decisione di tornare a misurarsi con il cinema di genere nella sua città, da lui già raccontata in molti documentari e film.
«È un enorme piacere consegnare questo premio ad un regista che ho conosciuto tanti anni fa in occasione del nostro primo film assieme – ha detto Luc Merenda, premiando il regista –. È un artista pieno di talento, classe, competenza e cultura. Se potessi girerei sempre con questo genio». «È strano ricevere un premio dalla “Morte” in persona – ha continuato scherzosamente Barilli –. Non pensavo di fare ancora film perché ho una certa età, ma scrivendolo e girandolo è venuto fuori un film folle di cui mi sono innamorato. Lo abbiamo girato a Parma d’estate con 39 gradi e una troupe composta da ventenni che si lamentavano e mi chiedevano se fossi stanco. La mia risposta era sempre no perché mi divertivo. L’idea è nata nei Circoli Arci dove ho fatto i casting, finché non si è presentato Luc Merenda entusiasta di interpretare il personaggio della “Morte” innamorata della musica di Giuseppe Verdi. La “Morte” è il più grande burattinaio della storia, ma, stanca di trasformare gli uomini in cadaveri, si impegna per aiutare il protagonista ad uscire dal dramma della sua vita, cercando di salvarlo». «Il Paese del melodramma» è, infatti, un film sulla lirica e sul suo tempio, il Teatro Regio, perché l’arte in tutte le sue forme non muore mai, mentre muoiono gli autori, lasciando ai posteri opere meravigliose e immortali. «Erano vent’anni che volevo girare un film con Francesco e questa è stata la prima volta in cui mi sono cimentato in un ruolo vero con un dramma vero come il problema dell’alcolismo – ha spiegato Luca Magri –. Ho anche imparato a muovermi sul palco come un cantante lirico e questo grazie ad un maestro fantastico come Eugenio Degiacomi, il co-protagonista, con il quale ho scoperto di essere anche imparentato». La Parma che si vede nel film è la somma di tutte le sue bellezze e, a detta del regista: «vederla al cinema fa un effetto diverso perché sembrava di stare in un quadro di Giorgio De Chirico». Luc Merenda ha aggiunto che, se avesse la possibilità di comprarsi un «pied-à-terre», lo sceglierebbe sicuramente a Parma. «Per noi la cosa più importante è che questo film venga visto e abbia una vita e questa sera abbiamo cominciato molto bene», ha concluso Luca Magri fra gli applausi.
Gloria Sanzogni