Personaggio
Franco Lusardi, 46 anni di lavoro a Londra e il cuore in Valceno
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato Cavaliere dell’ordine della «Stella d’Italia» Franco Lusardi, 67enne valcenese nato però nella capitale inglese da genitori emigrati per lavoro: al suo attivo, 46 anni di onorato servizio all’Ambasciata d’Italia a Londra.
Chiare le motivazioni dell’onorificenza: «Lusardi si è costantemente dimostrato un impiegato serio, affidabile e responsabile, ha sempre promosso con grande dedizione l’immagine dell’amministrazione e del Paese, guadagnandosi il rispetto e la stima incondizionati della comunità italiana. Ogni qualvolta si è rivelato necessario, grazie anche alla sua perfetta padronanza della lingua inglese, non si è mai risparmiato nel fornire aiuto e assistenza ai propri connazionali, anche con la partecipazione attiva alla vita di numerose associazioni italiane presenti sul territorio, attività tuttora svolta con mai tramontata passione».
Caratteristiche, queste, che hanno fatto sì che «Lusardi sia stato anche e soprattutto un indispensabile punto di riferimento per i Capi missione avvicendatisi nella sede, che ne hanno riconosciuto tutti parimenti la lodevole professionalità quanto l’elevato senso dello Stato».
Al netto della lunga carriera in Ambasciata, chi è Franco Lusardi? «Un servitore dello Stato italiano per 46 anni e 21 giorni – esordisce, mettendo ironicamente l’accento sulle tre settimane in più -. Scherzi a parte, sono nato a Londra nel 1956 da genitori valcenesi, entrambi originari di Casanova di Bardi, e sono entrato in Ambasciata giovanissimo, a soli 19 anni, come centralinista. Era il classico posto d’oro, comprensibilmente ambito: ero abituato a guadagnare appena 14 sterline a settimana e quando qui me ne offrirono 50 sterline a settimana per rispondere al telefono, colsi l’occasione al balzo. Ma non mi sono accontentato: da qui in poi, piano piano e con molto impegno, sono riuscito a fare carriera e ad arrivare al settore amministrativo. Ricordo ancora i computer del tempo e l’ammirazione che avevano suscitato in me: erano dei macchinari mastodontici, grandi come lo stadio di Wembley! Oggi, invece, quasi ti stanno in tasca. Come è cambiato il mondo…».
Il mondo di Lusardi è squisitamente londinese, ma è anche un mondo rimasto saldamente ancorato alle sue origini montanare grazie a un’assidua frequentazione in entrambe le terre.
«Ho sposato una valcenese, conosciuta in Inghilterra, e fin da quando ero piccolo torno ogni anno a Casanova nella casa che fu di mio papà – racconta -. Terre cui sono legato fin dalla nascita nonostante sia cresciuto Oltremanica, dove sono andato a scuola e dove ho fatto carriera. Un legame, quello con la provincia di Parma, che ho coltivato anche con l’attivismo nelle associazioni, come la “Amici di Casanova Val Ceno”, di cui ho sempre fatto parte insieme a mio papà, che ne è stato presidente prima di me».
Franco Lusardi, che con la moglie Daniela oggi si gode la pensione e segue i nipotini «a tempo pieno», è stato nominato Cavaliere dell’ordine della «Stella d’Italia» la scorsa primavera e da allora potrà fregiarsi delle insegne dell’ordine. Un’onorificenza che rende onore a una lunga carriera e al contempo porta lustro alla montagna parmense e a un figlio della Valceno con la Valceno saldamente nel cuore.
Monica Rossi