PERSONAGGIO

Replica porta la «sua» musica da Collecchio al Maradona - Videointervista

Matteo Scipioni

Guarda la videointervista a Tommaso Replica - Video

La coppa del mondo sfila per il giusto tributo. In sottofondo parte una canzone. La sua canzone, studiata e «mescolata» da lui. E' il video ufficiale della Fifa per raccontare l'evento sportivo più seguito al mondo. Lui è Tommaso Replica. Lo avevamo lasciato, a novembre dello scorso anno, con la sua «How deep is your love» che aveva fatto il giro del web. E del mondo. Dalla sua stanza a Collecchio ai profili social di squadre plurititolate e di vip del mondo dello spettacolo. I suoi mashup (non solo questa canzone) hanno letteralmente spopolato negli stadi più famosi. E in uno di questi, il Diego Armando Maradona, Tommaso ha suonato dal vivo prima di Napoli-Milan. Qualcosa come, almeno, 60mila spettatori.

«Quando mi hanno contattato non ci credevo - ci racconta, ancora stupito, il dj parmigiano -. Pensavo al classico scherzo. Un sogno che si realizza, il frutto più bello del mio lavoro, della mia costanza».

Non solo per questo può gioire. E' stato anche il primo e (finora) unico non napoletano a suonare, secondo la moda del momento, in quello stadio. «E' stato assurdo - prosegue sgranando gli occhi - prima avevo un'ansia pazzesca, ma nel momento in cui ho fatto clic per far partire la musica è sparito tutto: era come se fossi nella mia camera, solo. Attorno era come non ci fosse nessuno».

Non è finita qui questa splendida giornata: «Ho ricevuto complimenti dal Napoli, dai giocatori e... dal pubblico che si è espresso con un'ovazione. Pazzesco». Finito qui? No. «Continuano ancora ad arrivarmi messaggi di complimenti». E tra questi molte proposte nuove, ma Tommaso non vuole parlarne. La scaramanzia corre anche tra i cursori e i led. Del suo futuro parla, sorridendo, annunciando però l'uscita nel 2024 «di una canzone inedita e originale, tutta mia». Un pezzo «elettro-pop, il mio genere».

Il suo progetto era ed è ben delineato. E vincente: «Prima volevo farmi conoscere, avere una base (ben nutrita, va sottolineato: un suo mashup viaggia dai 10mila - se va male - agli oltre centomila like, ndr) di pubblico per poi iniziare a lavorare con pezzi miei».

Avanti dunque, senza però tralasciare il suo «marchio di fabbrica»: «Sto facendo alcuni mashup a otto canzoni, nessuno lo fa - sorride - unendo pezzi attuali, tipo Blanco, a classici di una volta, tipo Battisti, per intenderci». Ed anche qui è un successo sui social a ritmo di polpastrelli sugli smartphone.

Ma Replica è un vulcano: «Sto facendo un tour per le discoteche d'Italia (Mantova, Cuneo, Brescia...) e, per l'estate prossima conto di andare anche all'estero». Basta Tommaso, lui sorride: «No, no, il mio lavoro è in continua evoluzione, non posso fermarmi: devo sempre trovare nuove idee, nuovi progetti».