MUSICA
Regio, trionfo della Mannoia
Fiorella al Regio. Danilo Rea al pianoforte circondato da mille candele ha intonato «Sogno d’amore» di Franz Listz dando così inizio a «Luce», serata tappa del sognante tour in duo con l’amatissima Fiorella Mannoia incominciato l’estate scorsa alle romane terme di Caracalla.
Il teatro Regio sopito e in trepidazione pronto ad accogliere poi con un fragoroso applauso l’artista che ieri sera ha fatto ritorno sulla scena parmigiana dopo la conquista dell’anno passato, sempre sotto l’egida di Caos Spettacoli per «Tutti a teatro».
Fiorella scalza e vestita di rosso ha incominciato con «Oh che sarà», lato B di un amato 45 giri del 1989, per poi esordire così: «Benvenuti in questo viaggio musicale! Danilo ed io ci conosciamo da trent’anni: per me è un privilegio poter cantare con un musicista come lui. Ci dicevamo di fare una tournée insieme: stavolta siamo riusciti a concretizzare questo desiderio. Stasera cantiamo quelle canzoni che fanno parte della nostra e vostra formazione: un pianoforte, delle candele, una cantante e la musica». A seguire il grandissimo successo «Come si cambia» eseguito con la stessa disinvoltura di quell’ottantaquattro quando commosse una generazione, oggi raggrumata nelle sedie della platea e nei palchetti in adulti commossi come allora. «Una canzone adesso sulla cosa più preziosa che abbiamo: il tempo! Gli anni passano, gli orizzonti si avvicinano e sarà che se arriviamo alla nostra eta, magari pure con un po’ di saggezza. Cominciamo allora a passare al setaccio le cose inutili e riconosciamo la famiglia e gli amici. Fra questi penso a Ivano Fossati che al suo tempo mi dedicò questa canzone: c’è tempo». Gli applausi, il silenzio, poi Danilo Rea ha intonato i primi accordi de «La donna cannone» di Francesco de Gregori e Mannoia ha incantato il pubblico con un’esibizione intima meditata tenera. Proseguendo nel viaggio dei sentimenti la cantante romana ha eseguito con forza e misura il meraviglioso brano a firma Franco Battiato «La cura», commentando poi: «Ascoltando certe canzoni non possiamo che chiederci quale emozione si provi quando ci dedicano delle parole tanto speciali». Uno spazio dedicato quindi ai grandi successi della latinoamerica: ballando con disinvoltura da bailarina Mannoia ha interpretato due capolavori degli anni ‘40, «Besame mucho» e «Quizás, quizás, quizás». Proseguendo a passo di ballo ispanico l’artista ha intonato «Messico e nuvole», la platea prontamente in risposta cantando il ritornello, così alla fine dell’esecuzione Fiorella provocando ironica: «Siete stati troppo bravi adesso vi mettiamo alla prova: veniteci dietro, la rifacciamo più veloce». Una serata dove il baluginare delle fiammelle è stato cornice dell’incredibile coppia Rea-Mannoia capace di accendere i cuori dei tantissimi accorsi per ascoltare la voce e le note pure senza fronzoli ma dirette all’anima.