Calcio Italia femminile
Michela Cambiaghi: «Venite al Tardini a sostenerci»
Quella di domani tra Italia e Svizzera (calcio d’inizio alle 19), valevole come ultima giornata del girone di Nations League, sarà una sfida particolare per Michela Cambiaghi che torna a giocare al Tardini dopo l’esperienza della passata stagione tra le fila del Parma. Al di là dell’amara retrocessione in serie B, l’attaccante, classe ‘96, ora in forza all’Inter si era messa in luce realizzando cinque gol in 24 presenze che le hanno permesso di approdare prima in nerazzurro e da lì in Nazionale, dove venerdì scorso ha segnato la sua prima rete nel prestigioso successo (3-2) in casa delle campionesse del mondo della Spagna. In un 2023 indimenticabile dentro e fuori dal campo, che l’ha vista anche conseguire la laurea magistrale in Management, Finanza e International Business all’università di Bergamo. Il sigillo nell’impresa in terra iberica apre nuovi orizzonti per sé e, più in generale, tutte le azzurre, che, all’indomani della delusione Mondiale, hanno inaugurato un nuovo ciclo con Andrea Soncin in panchina. «Lascia sicuramente una responsabilità perché adesso abbiamo fatto vedere cosa siamo capaci di fare, ora ci saranno tante aspettative che non vogliamo deludere».
Quali sono le prime impressioni sul ct Soncin?
«Molto positive, mi piace il modo che ha di approcciarsi alla squadra e le idee che ci fa mettere in campo».
Cosa rappresenta il gol alla Spagna?
«Personalmente è un sogno che si è avverato perchè tutti sanno il percorso e la fatica che ho fatto per arrivare a vestire questa maglia. Riuscire anche a segnare è stato proprio l’apice della felicità».
Sente di aver toccato finora il punto più alto della carriera?
«Ho preso un po’ di consapevolezza ma voglio ancora continuare a migliorarmi e proseguire su questa strada».
Cosa si aspetta dalla partita di domani con la Svizzera?
«Tutte le partite sono importanti, noi vogliamo fare bene, divertire il pubblico e portare a casa i tre punti».
Che emozione proverà a calcare nuovamente il campo del Tardini?
«Sarà una grossa emozione perchè conservo dei bei ricordi nonostante come sia andata poi la stagione. Porto nel cuore tutte le persone che hanno lavorato in questa società l’anno scorso, lo stadio mi ha sempre fatto un grande effetto e sicuramente me lo farà ancora».
Quali ricordi le tornano in mente dell’esperienza di Parma?
«Giocare in uno stadio così prestigioso non è una cosa così scontata in ambito femminile, la società e il presidente Krause che ci è stato molto vicino lo scorso anno e ricordo per la sua gentilezza. Mi porto dietro tutto l’ambiente del Parma e anche i tifosi che ci hanno sempre sostenuto».
Come si alternano studio e sport?
«Ho fatto molti sacrifici per riuscire a conciliare le due cose, lo studio ti porta via diverso tempo e viceversa anche il calcio però, una volta che ho terminato, ho avuto un’enorme soddisfazione e sono davvero contenta di aver proseguito con gli studi».
Quanto è cambiato il calcio femminile negli ultimi anni?
«Tanto, se ripenso solo a cinque anni fa era totalmente diverso. Questo fa capire che con un piccolo passo alla volta si possono fare grandi cambiamenti quindi bisogna continuare a promuovere e a investire su questo sport».
Cosa vorrebbe dire al pubblico del Tardini?
«Venite a tifarci e sostenerci perché ne abbiamo bisogno e il pubblico fa sempre la differenza».
Marco Bernardini