LIBRO FOTOGRAFICO

«Parma in posa» di Francesco Bocchi

«Si dipinge con il cervello, non con le mani». Scolpito nel metaforico marmo delle verità eterne, l'aureo motto michelangiolesco ben si adatta a rovistare nel segreto della creatività non pittorica, in questo caso, ma fotografica di un artista di casa nostra, Francesco Bocchi, che punta l'obiettivo non su ciò che «si vede», ma su ciò che lui vede. E ciò che vede, e abilmente coglie, è il guizzo inafferrabile dei volti nella mobilità degli sguardi, delle espressioni, dei gesti atteggiati a simboleggiare la fisionomia di un carattere, di una personalità, di un modo di essere. E' quanto avviene nei 176 mirabili ritratti fotografici contenuti nel libro «Parma in posa» (Libreria Ticinum, pag. 196, euro 35), in cui altrettanti personaggi della nostra città, o alla nostra città assai legati, come il grandissimo Leo Nucci, per esempio, inarrivabile Rigoletto - e non solo - di indimenticabili e trionfali serate al Regio.

Il libro è suddiviso in 14 sezioni: «Mondo artistico», «Mondo delle associazioni», «Mondo del lavoro», «Mondo che scrive», «Mondo culturale», «Mondo esperto», «Mondo fotografico», «Mondo giornalismo», «Mondo cucina», «Mondo medico», «Mondo spettacolo», «Mondo politico», «Mondo spettacolo», «Mondo sportivo». Il tutto preceduto dalla foto di un artista che di per sé è un mondo: il sublime Carlo Bergonzi, tenore verdiano per eccellenza, che, nel ritratto scattato da Bocchi, simpaticamente si pone in modo scherzoso, a braccia aperte nel pieno di un acuto. Impossibile, ovviamente, elencare tutti i prescelti da Bocchi: le foto messe in questa pagina hanno il semplice scopo di esemplificare il valore estetico del libro, che val la pena di prendere in mano e sfogliare con calma.

E.Z.