ANNIVERSARIO
Rubini e il judo, 50 anni di passione a Fidenza
Kyu Shin Do Kai, ovvero la via per dirigere lo spirito e per crescere. Una via che ha raggiunto i 50 anni di vita e che racchiude tante storie personali ma che racconta anche la storia di Fidenza che ad inizio degli anni 70 venne a contatto con usi e costumi orientali.
I primi anni '70 erano il post sessantotto e solo il coraggio, la passione ed una buona dose di incoscienza giovanile riuscirono a far attecchire le arti marziali iniziando una storia lunga, piena di valori e piena di fatti importantissimi che hanno caratterizzato e caratterizzano ancora in modo importante Fidenza.
Roberto Rubini, maestro ed attuale responsabile tecnico del Ksdk, si avvicina al judo nel '73 quando le arti marziali fidentine sono rappresentate da Fausto Guareschi, allora campione di judo ed in seguito come Fausto Taiten, figura centrale della meditazione Zen nel famoso Tempio Fudenji sulle colline di Bargone.
Cintura nera nel '76, dopo soli tre anni di pratica, Rubini arriva nel 2000 al grado di maestro al sesto dan e nessuno come lui poteva raccontare una storia complessa ma piena di valori educativi e sentimenti. Il judo, più altre arti marziali, nasce a Fidenza proprio nel '73 come Judo Kwai (letteralmente Associazione di judo). Figura centrale, come già detto, il campione Fausto Guareschi che riesce con la sua passione a coagulare l’interesse di tanti fidentini diventando una novità che davvero seppe scuotere il mondo dello sport locale.
In via Trento il primo dojo (sala di pratica) dove un’energia incredibile trova modo di svilupparsi in anni di crescita e impegni tumultuosi. Pratica di arti marziali, primi approcci con i contenuti religiosi del buddismo e della meditazione zen si mescolavano con eventi fissi quasi ogni fine settimana che richiamavano a Fidenza centinaia di adepti. Fidenza guarda sempre con curiosità a questo mondo che vede i numeri aumentare in modo esponenziale.
Contemporaneamente, il maestro Guareschi è sempre più preso dalla sua vocazione ed il nascente Tempio Zen di Bargone assorbe le sue energie. L’ormai Fausto Taiten Guareschi decide così di designare i discepoli che dovranno continuare l’opera del Ksdk nelle persone di Roberto Rubini, Franca Favalesi e Luigi Crescini per il judo con Mario Laurini e Marco Paluan a portare avanti il karate. E qui parte un’altra storia.
In seguito il karate si renderà autonomo e con Crescini il Ksdk arriva a Parma incontrando subito i favori di tanti giovani. Alla fine degli anni '80 il Ksdk entra nella nuova sede di via Mazzini nella splendida ristrutturazione dell’ex macello. Si entra nella nuova era del Ksdk, si abbandona la storia, la parte pionieristica della crescita tumultuosa e dei grandi sogni continuando però a fare proseliti e probabilmente a crescere con più ordine.
Il libro di Rubini non è comunque solo storia del judo a Fidenza. Nelle oltre 300 pagine, infatti, ci sono i grandi viaggi in Giappone alla ricerca delle radici delle arti marziali, ci sono tutti i passaggi dirigenziali attraverso documenti ufficiali e ci sono le descrizioni dei grandi amici/maestri passati dalle due sedi del Ksdk che hanno saputo lasciare un segno tangibile. Dal maestro Cesare Barioli del Bu Sen Milano, che sempre ha ispirato prima Guareschi e poi tutto il gruppo, al maestro Alfredo Vismara con il fratello Giuseppe per arrivare al nipponico Takata Katsuyoshi, riconosciuto come riferimento altissimo da tutto il mondo judo.
La storia del Ksdk che si intreccia con gli anni che cambiano Fidenza, le vittorie dei judoisti fidentini, gli aneddoti continui , il Tempio Fudenji che ormai in Europa è un riferimento dei buddisti contribuiscono a fare del libro di Rubini un romanzo pieno di passione, entusiasmo e stimoli educativi . Nei 50 anni oltre 5mila fidentini sono passati dai suoi tatami . Oltre 80 cinture nere hanno raggiunto l’obiettivo tanto sognato da tutti all’inizio della pratica del judo.
Ma il libro è anche una lunga serie di «lettere» inviate metaforicamente dai tanti praticanti al maestro Roberto Rubini. Fra queste ci piace ricordare alcune righe del pensiero di Marosa Myoko Agnoli, per 30 anni segretaria del Ksdk e dal 2019 , anno in cui Taiten Guareschi si ritira dall’Abbazia, Abate di Fudenji: «50 anni di judo non per diventare eroi ma semplicemente un padre, una madre, un fratello, una sorella».
Un'altra testimonianza profonda la porta al libro il dottor Alessandro Vignali, classe '79, dirigente medico dell’Ospedale di Parma, allievo del Ksdk dall’età di 7 anni. Vignali è stato impegnato in prima linea nella lotta al Covid che ci descrive così : «...nei momenti peggiori del Covid ricordavo quando Roberto ci insegnava a non pensare troppo per poi concentrarsi sulla tecnica. Questo affiorava durante le ore nei reparti di isolamento dove era importante solo quello che dovevamo fare. Io non so come sia riuscito ad uscirne vivo ma la lunga pratica del judo nel Ksdk mi ha sicuramente aiutato molto».
Il libro di Roberto Rubini «50 anni: passione, coraggio e conoscenza» è tutto questo e domenica al Teatro Magnani alle 18 una presentazione-spettacolo vorrà ricordarlo. Saliranno sul palco le oltre 80 cinture nere, i presidenti che si sono succeduti, Fausto Taiten Guareschi e la sua storia e ripercorreremo insieme 50 anni di storie fidentine. Sarà un Teatro Magnani pieno di passione, coraggio e conoscenza. Come il dna del Ksdk.
Vincenzo Pincolini