Gazza Ladra
Mauro Coruzzi: «Ilary e Belen, pure le bellissime vengono tradite. E io ho messo il pacemaker»
Carissimi, sarà anche presto per fare la “solita lista” dei fatti, personaggi, avvenimenti o tendenze dell’anno, ma, giusto per non lasciare fuori niente e nessuno, comincerei a stilarla per tempo… E, per via che sono “freschi” anche non proprio di giornata, mai come in quest’anno morente, siamo stati colpiti da due “argomenti” che hanno avuto la meglio su tutti: il tradimento, reso pubblico attraverso la tv con tanto di interviste e confessioni apposite, e “lo stato di salute” di chi ha una visibile o risibile popolarità…
Ilary Blasi e Belen Rodriguez, direi a pari merito, hanno conquistato il titolo della «più cornuta dell’anno»: difficile a credersi, ma anche le bellissime, le invidiatissime, desiderabilissime, sono o sarebbero state cornificate dal marito, satiro o perennemente in ambasce di bollori da testosterone incontrollabile: Stefano de Martino avrebbe inzuppato il biscottino per “ben” dodici volte non nel talamo condiviso con Belen (e lei, attaccata al telefono come un “casalinga disperata” che non ce la fa a farsi superare da una dozzina di anonime signorine qualunque, si mette a telefonare a ciascuna di loro, tranne l’ultima, forse le sono finiti anzitempo i giga…), mentre Francesco Totti, secondo quanto più volte ribadito da Ilary, s’è fatto mezza Roma (ci si scusi la mancanza di sfumature…) senza che lei, povera cara, ne sapesse solo mezza (la mezza potremmo anche sostituirla con la “mazza”, nel senso che non ne sapeva una “mazza”).
E giù di pianto trattenuto per entrambe, piccoli sussulti conditi da “spiritose” battutine, giusto per non buttarla tutta sul melodramma, e avanti così, con noi guardoni che, inebetiti e increduli, ci siamo chiesti: «Ma se due così vengono cornificate un giorno sì e l’altro pure, noi, uomini o donne non così visibilmente attraenti, cosa abbiamo in testa, un bosco di corna intrecciate che manco il muflone europeo ne ha tante? Il nostro passatempo dovrebbe essere quello, e molto frequente, di limarle con un tosaerba, che so, anche con una motosega elettrica, oppure, lasciarle crescere, fino e rimanerne stritolati dall’umiliazione e dalla vergogna… Se si dovesse dar di matto ecco che si entra nell’altra tendenza dell’anno: argomentare sul proprio “stato di salute”, quello mentale compreso.
E qui mi sia permessa un’ammissione di colpa o responsabilità che sia, nell’essere stato tra chi ha maggiormente utilizzato questa condizione come pratica, se non quotidiana, quasi tale, vista la frequenza con la quale, negli scorsi 9 mesi, vi ho fracassato il buonumore, coi miei continui e inutili (ma non per me…) aggiornamenti. Bene, sarete contenti nel sapere che d’ora in avanti non ne avrete altri: la mia riabilitazione post-ictus parrebbe conclusa, visto che come “cadeau” finale, da qualche giorno ho un “pacemaker” sottopelle vicino al malandato cuoricino aritmico… Beh , almeno questa è una bella notizia… Buona domenica.