Il caso

Cozzolino: «Torrechiara, l'autonomia non risolve tutto»

Diverse voci hanno commentato la vicenda della chiusura scongiurata del castello di Torrechiara, tra cui l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, che in un intervento aveva asserito che a suo parere «l’autonomia sia la premessa di una migliore gestione».

Ora interviene la direzione regionale dei musei, che, tra l’altro evidenzia come la risoluzione del problema è avvenuta «grazie al personale di custodia del castello che ha dato disponibilità, su base volontaria, a rientrare in servizio, pur di garantire il pubblico servizio».

Dalla direzione infatti spiegano come il castello si trova ad avere in organico, da diversi anni, poche unità di custodia e vigilanza, in servizio per l’apertura al pubblico, per le attività di valorizzazione e per i lavori alla struttura.

«Per questo motivo la direzione ha chiesto più volte al Ministero della Cultura l’assegnazione di nuove unità che garantirebbero l’ampliamento dell’orario di apertura».

«Relativamente alle affermazioni sull’autonomia dell’assessore Felicori - commenta Giorgio Cozzolino, direttore regionale musei Emilia-Romagna -, voglio precisare che l'autonomia di per sé non risolve i problemi di carenza di personale, né consente di assumere direttamente o di derogare alle prerogative contrattuali che prevedono un limite al lavoro nei giorni festivi».

«Peraltro, nella riforma ministeriale in corso di approvazione, l’autonomia è prevista anche per la Direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna, che ha il compito di promuovere azioni comuni sull’intero territorio e con i vari attori, finalizzate alla costruzione del sistema museale nazionale. L’assegnazione del personale di custodia che è stata effettuata negli ultimi anni dal Ministero ha tenuto conto evidentemente di altre priorità, per questo non posso che ringraziare la direttrice del castello, Carolina Tenti, e tutte le unità addette alla vigilanza per aver dato sempre il massimo, e sempre in condizioni di difficoltà, raggiungendo comunque gli ottimi risultati».

«In questi cinque anni – precisa Tenti - abbiamo e stiamo sviluppando azioni volte alla tutela e conservazione del sito nella sua complessità, investendo consistenti risorse e al contempo progetti di valorizzazione e collaborazioni di alto valore».

Tra le azioni il nuovo allestimento – a breve presentato - per il miglioramento della fruizione e della comunicazione museale che proseguirà con un progetto sull’accessibilità; i lavori impiantistici di sicurezza e l’adeguamento antincendio per ospitare eventi e manifestazioni di rilievo. «Progetti che non sarebbero possibili - conclude Carolina Tenti - senza un lavoro di squadra in primis con il personale del castello, con i colleghi e il nostro direttore regionale, ma anche con gli enti locali. Per questo motivo ci hanno sorpreso le dichiarazioni del sindaco di Langhirano con il quale sono in essere da anni proficui accordi di valorizzazione per la promozione del castello. Gradiremmo dall’amministrazione comunale un apprezzamento per i risultati raggiunti, grazie alle competenze e alle risorse messe in campo, ed un confronto costruttivo sulle azioni da intraprendere senza il quale ogni collaborazione può risultare difficile».

Maria Chiara Pezzani