Cinema
La nostra classifica: ecco i film dell'anno
Una poltrona per due. Nell'anno in cui gli spettatori tornano in sala, grazie soprattutto al traino estivo di «Barbie» e «Oppenheimer» e poi al fenomeno Cortellesi, incredibile nelle sue proporzioni, e il cinema ritrova il sorriso con i suoi 70,5 milioni di biglietti venduti (+62% di incassi e +59% di presenze sul 2022, con 5 mesi su 12 addirittura meglio che nel periodo pre-pandemia), il trono dei nostri preferiti - votati da tredici giurati, all'insegna di un gioco ideato dal mai dimenticato Maurizio Schiaretti - si rivela affollato: e il titolo di miglior film dell'anno si risolve con un ex aequo.
A trionfare è il cinema di qualità, epico e fluviale, che sa però dialogare anche con il grande pubblico: l'ultimo, implacabile, Scorsese, che con «Killers of the flower moon» rende giustizia al «popolo del cielo» e «Oppenheimer» di Nolan, che racconta alla sua maniera la parabola del padre dell'atomica. Sono loro, per noi, il meglio del meglio del 2023: un regista leggendario che torna alla vittoria a 16 anni da «The departed» e il più influente tra i registi dei giorni nostri. Hanno avuto la meglio (non di molto, in realtà) sulla sorpresa «As bestas» e sul premiatissimo «Triangle of sadness» il cui autore, lo svedede Östlund si è imposto (a pari merito con Scorsese) tra i registi.
La nostra giuria (a cui è stato chiesto di scegliere tra i film usciti dall'estate 2022- inizio dell'ultima stagione - fino al 31 dicembre 2023) non ha invece dubbi su quale sia il miglior film italiano: vince «Io Capitano» di Matteo Garrone, attualmente nella shortlist dell'Oscar, mentre «C'è ancora domani» di Paola Cortellesi, il più amato dal pubblico, si aggiudica nettamente il premio per la miglior opera prima. Ma nelle nostre graduatorie c'è spazio anche per un altro film-caso» dell'anno: «Barbie». Che entra nella top ten ma soprattutto porta Margot Robbie al titolo di migliore attrice. Tra gli attori, un altro ex-aequo: Cillian Murphy, acclamato protagonista del film di Nolan divide il primo posto con il Colin Farrell de «Gli spiriti dell'isola», quinto assoluto fra l'altro (così come un altro grande titolo della stagione in corso, «Anatomia di una caduta») tra i migliori film.
Se tra gli interpreti italiani appare poi «obbligata» la citazione per Borghi e Marinelli, i grandi amici de «Le otto montagne», tallonati dall'altrettanto brava Linda Caridi, le rivelazioni dell'anno sono i due giovanissimi protagonisti di «Io Capitano»: con Seydou Sarr che supera in volata Moustapha Fall. L'affettuoso ritratto di Trosi girato da Martone («Laggiù qualcuno mi ama») è, infine, il miglior documentario. E le grandi delusioni? Non poche. Ma due più delle altre: «Amsterdam» e «Asteroid city».