Piastrelle saltate

Annunziata, «scoppia» il pavimento: restauro entro febbraio

Monica Tiezzi

Saranno terminati fra un mese, o al massimo entro febbraio, i lavori di restauro del pavimento della chiesa dell'Annunziata, «scoppiato» la scorsa estate a causa del caldo.

Era il 25 agosto, al termine di una serie di giornate torride, quando i frati che custodiscono la storica chiesa dell'Oltretorrente, legata al ricordo di Padre Lino Maupas, al risveglio hanno trovato la brutta sorpresa: intere porzioni del pavimento in cotto della chiesa - nella parte destra rispetto all'ingresso - saltate, e alcune anche spezzate.

Difficile quantificare i metri quadrati danneggiati: ad occhio potrebbe trattarsi di circa un terzo dell'intera superficie.

Un danno avvenuto nel giro di poche ore, senza rumore e senza che nessuno potesse fare nulla. Il caldo ha dilatato le giunture delle piastrelle di cotto, unite da una sottile stuccatura, causandone il sollevamento. Pare che un problema analogo - anche se di minore entità - fosse avvenuto anche diversi anni fa.

Subito - spiegano Fra Andrea, parroco e guardiano della chiesa, e Fra Michele, l'economo della piccola comunità di francescani - sono stati avvertiti i vigili del fuoco, che hanno fatto un sopralluogo con un ingegnere strutturista.

Il tecnico, dopo aver valutato il danno, ha giudicato che la chiesa fosse comunque agibile, chiedendo però di delimitare e rendere inaccessibile l'area non più calpestabile, come è stato puntualmente fatto. È poi intervenuta la Soprintendenza che ha dettato le regole del restauro: ripristinare tutto com'era, con gli stessi materiali.

È quindi iniziata - anche con la collaborazione del geometra della Provincia dell'Ordine dei Frati Minori del Nord, da cui dipendono le comunità dell'Emilia Romagna - la ricerca per trovare le piastrelle mancanti.

«Molte siamo riuscite a recuperarle - dice Fra Michele mostrando una pila ordinata di piastrelle già ripulite e pronte per essere riutilizzate - Le mancanti sono state ordinate ad una fornace dell'Impruneta, vicino a Firenze, quella che negli anni '60 aveva fornito il materiale per la nuova pavimentazione della chiesa. Una pavimentazione - spiega il frate - che ricalcava quella che già da fine Ottocento era nella chiesa, sempre in cotto».

Fra gli accertamenti eseguiti in questi mesi, anche una ricerca con radar per verificare lo stato della porzione di pavimento sotto la pavimentazione, i cui risultati però ancora non sono noti.

Intanto la ditta Perrone di Parma è stata incaricata del restauro che dovrebbe essere ultimato nel giro di poco più di un mese. Il costo - spiega Fra Michele - è stato stimato fra i 20 e i 30 mila euro, a seconda della spesa per l'acquisto delle nuove piastrelle.

Intanto la chiesa è rimasta aperta nella porzione centrale e sinistra. «Per fortuna non abbiamo avuto in questi mesi nè cresime, nè comunioni, e neppure matrimoni. Abbiamo celebrato solo qualche funerale. Ed è stato spostato nella chiesa di San Vitale il concerto del giorno di Sant'Ilario dedicato a padre Lino», spiega Fra Andrea.

Monica Tiezzi