COMMERCIO
Canone suolo pubblico: scongiurato il «salasso». Le associazioni di categoria: «Positivo l'aumento limitato al 10%»
Il rischio (scongiurato) era quello di veder tornare la tariffa del canone di occupazione suolo pubblico (oggi Cup, Canone unico patrimoniale) ai livelli pre Covid, ossia con un costo doppio rispetto a quello dello scorso anno.
Grazie all'accordo tra l'Amministrazione comunale e le associazioni di categoria, la nuova tariffa prevede invece un aumento molto contenuto, pari al 10 per cento rispetto ai costi finora sostenuti dagli esercizi commerciali.
L'importante risultato ottenuto soddisfa le associazioni di categoria (Ascom, Confartigianato, Confesercenti, Cna e Gia) perché i ridotti rincari consentiranno ai pubblici esercizi di poter mantenere i propri plateatici. «È stato approvato - si legge in una nota congiunta - il nuovo Canone unico patrimoniale per la concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Il canone incide sulle aziende che hanno o richiederanno concessione per occupazione suolo pubblico, in particolare bar, ristoranti e ambulanti».
Subito dopo l'emergenza Covid, anche alla luce delle regole sul distanziamento, l'Amministrazione comunale aveva previsto gratuità e sconti sulle tariffe, per favorire l'installazione di plateatici. Da quest'anno le tariffe dovevano raddoppiare, ma sono state maggiorate soltanto del 10 per cento.
Questa significativa riduzione dei possibili rincari, è una misura che «è stata condivisa dagli assessori Marco Bosi e Chiara Vernizzi - spiega la nota -. Un accordo che vede una volontà di intenti fra i rappresentanti del mondo imprenditoriale e l'Amministrazione comunale».
Il nuovo canone «permette a tutte le imprese - si legge ancora - di continuare ad investire nell'occupazione di suolo pubblico, contribuendo a garantire un'immagine altamente qualitativa della città, ai residenti e ai turisti che visitano Parma».
L'impegno delle associazioni «è ora rivolto alle nuove tariffe Tari per le aree esterne - viene affermato nel comunicato - e alla redazione di una proposta di nuovo regolamento per i pubblici esercizi condiviso, nell'ottica della semplificazione delle regole. Per questi argomenti sono in programmazione dei futuri incontri con l'Amministrazione comunale».
Luca Molinari