TURISMO
Da Parma a Tucson: Marini e Zerbini in missione come ambasciatori del gusto
Sarà un viaggio tra profumi, sapori, tradizioni e contaminazione. Si tratta di quella che potremmo definire «Missione Parma-Tucson», una ricerca Oltreoceano di nuove relazioni tra territori e cucine lontane. Come? Il Comune, ufficio Food Policy e Città creativa Unesco, ha inviato a partire da ieri e fino al 22 gennaio Mario Marini, responsabile dell’ufficio marketing territoriale del Comune, e la chef Nicole Zerbini del Consorzio Parma Quality Restaurants, in visita alla città di Tucson, in Arizona, per attivare uno scambio culturale tra le due città, entrambe parte della Rete Unesco delle Città creative della gastronomia.
«Sarà un’esperienza molto ricca e stimolante, con un duplice obiettivo - spiega Marini, già in aeroporto, a pochissimi minuti dalla partenza -: per prima cosa raccontare e fare conoscere concretamente la cucina, gli eventi e i prodotti gastronomici del nostro territorio e, allo stesso tempo, raccogliere una serie di pratiche che a Tucson hanno perfezionato nel tempo, fra cui la promozione del turismo mediante il settore del “food”».
Marini e Zerbini saranno infatti coinvolti in un vario programma che prevede incontri di diverso tipo, con i funzionari locali del turismo, dei ristoranti, del mondo delle imprese e dello sviluppo economico, partecipando a visite guidate per conoscere il territorio e la cultura locale. Oltre, chiaramente, alla cucina. Saranno due gli appuntamenti gastronomici principali (entrambi andati sold out in pochissimi minuti). Sabato prossimo Nicole Zerbini racconterà e preparerà uno dei piatti tipici di Parma, i tortelli d’erbetta, durante un cooking show nella nuova cucina didattica del programma «Hospitality Leadership» del Pima Community College-Desert Vista Campus. E il giorno seguente verrà preparata la cena «Parma meets Tucson», un vero e proprio incontro sulla tavola tra Parma e Tucson, l’Italia e l’Arizona. Come suggerisce il nome, infatti, le tradizioni delle due città e i loro prodotti tipici si fonderanno direttamente nei piatti proposti. Come spiega Mario Marini, anche presidente dei Musei del cibo e titolare de «Il cielo di Strela», la cena per 80 persone prevederà cinque portate, fra cui la torta fritta, i tortelli di erbette (locali di Tucson), la Rosa di Parma alla zuppa inglese, tutti piatti che verranno preparati insieme agli chef della «Gastronomic union of Tucson».
Un’iniziativa «che favorisce le contaminazioni gastronomiche - commenta Enrico Bergonzi, presidente Parma Quality Restaurants, realtà sostenitrice del progetto - e che diventa un’opportunità di conoscenza e crescita reciproca, oltre che un momento importante di visibilità, dando valore a Parma e alle sue eccellenze gastronomiche e alimentari».
Un’occasione di scambio che «consoliderà ulteriormente l’importante legame tra le due città: si parlerà di gastronomia ma anche di turismo, di politiche legate al cibo, di sviluppo economico e culturale con l’obiettivo di aprirci a nuove opportunità di confronto e collaborazione - conclude Marco Bosi, assessore alla Città Creativa Unesco -. Il coinvolgimento del consorzio Parma Quality Restaurants e il supporto del Consorzio del Parmigiano Reggiano tramite la Fondazione Parma Unesco ci permetterà anche in questi giorni di promuovere e valorizzare i nostri prodotti, il nostro territorio e le realtà che fanno della qualità il loro obiettivo quotidiano».
Anna Pinazzi