LUTTO
Addio a Franco Piazza, «anima» di Vicofertile per oltre mezzo secolo e padre dell'artista Aldo (Ape Regina). É scomparso a 88 anni
Vicofertile ricorda uno dei suoi «pilastri». Scomparso a 88 anni, Franco Piazza per oltre mezzo secolo ha dedicato tutte le sue forze per la frazione cittadina. Presidente dell'Asd Vicofertile per circa quarant'anni, ha collaborato anche alla nascita e alle attività del circolo parrocchiale, oltre a coltivare tante altre passioni.
Nato il 6 settembre del 1935 da mamma Rosa e papà Aldo a Sala Baganza, deve dedicarsi al lavoro dei campi perché perde il padre a soli dieci anni ed è costretto a limitare le proprie aspirazioni (bravo in disegno, portato per la musica e il canto).
Approdato a Lemignano conosce Bruna e nel 1962 si sposa nella chiesa di Vicofertile per opera di Don Francesco, parroco in carica che diventerà suo grande amico e punto di riferimento. La coppia si trasferisce a Vicofertile e nascono i due figli Roberta e Aldo.
Qui si formano le amicizie vere iniziando dall’inseparabile Adolfo Bersellini, con il quale condivide la passione per il calcio e infinite attività ludiche insieme a tanti altri amici.
La voglia di vivere, di festeggiare e di stare sempre in mezzo alla gente contraddistingueranno il suo carattere e la sua vita fino alla fine dei suoi giorni. Grande ballerino di liscio, abile giocatore di carte e amante della buona cucina, era dedito al lavoro e soprattutto alla famiglia.
Il ciclismo insieme al calcio e alla boxe, rimarranno le sue discipline sportive preferite.
A fine anni ‘50 entra come portiere nella squadra calcistica di Vicofertile. Nel 1964 viene eletto presidente della società, carica che mantiene per quarant'anni, portando la squadra dalla terza categoria alla prima.
Nel 1966 collabora alla progettazione del circolo parrocchiale dove si spende come volontario nell'organizzare molteplici attività.
Un’altra grande passione è la costruzione del presepe nella propria casa in occasione delle festività natalizie.
Una grande felicità è stata quella di diventare nonno di Andrea, adorato nipote che ha seguito la passione del calcio ispirata proprio da lui.
Partecipava agli spettacoli di Aldo (in arte Ape Regina) e applaudiva contento, orgoglioso dell’approdo di suo figlio in televisione che in un qualche modo aveva mitigato lo scontento di non averlo visto ne calciatore e ne ciclista ma comunque in un certo modo erede di una passione artistica che lui non aveva potuto coltivare.
Franco, con la sua scomparsa, lascia un vuoto profondo nella sua famiglia e in tutti gli amici che l'avevano conosciuto.
Rimangono i suoi disegni, i suoi acquerelli, le innumerevoli foto che lo ritraggono sempre sorridente perché in fondo Franco era un grande amante di feste e della compagnia di amici, un uomo pieno di forza, energia, moralità e buono con tutti. Ha sempre detto che il suo più grande desiderio era quello che di lui la gente ricordasse il bene che aveva fatto agli altri. «Crediamo che questo suo desiderio sia stato esaudito - sottolineano gli amici: E concludono: «Grazie Franco per il tua esempio e per averci donato la tua amicizia».