FIDENZA

Addio al dottor Allegri: per lui fare il medico era una missione

Una vita per la famiglia, i suoi pazienti, la fede: se n’è andato, a 75 anni, il dottor Claudio Allegri, noto e stimato medico di base. Si era laureato in Medicina, specializzandosi in Neurologia, e quindi aveva intrapreso l’attività di medico di famiglia, per trentacinque anni. Era stato un medico molto amato dai suoi pazienti, con i quali aveva continuato a mantenere i rapporti, anche dopo avere raggiunto il traguardo del pensionamento.

Persona discreta, gentile, umile, aveva dato tutto sé stesso al prossimo. I suoi ex pazienti lo ricordano ancora con immenso affetto: li aveva seguiti per tanti anni, con elevata professionalità e squisite doti umane.

Il dottor Allegri aveva svolto il suo servizio come un’autentica missione, mettendosi totalmente a disposizione del prossimo. Un grande esempio di profonda umanità e una preziosa testimonianza di vita, che resteranno per sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene.

Aveva una profonda fede, rimasta sempre pura e mai scalfita, nemmeno durante il calvario della malattia. Era un grande appassionato della chitarra e, sin da ragazzo, amava suonare e scrivere testi, che poi traduceva in musica. E' stato un marito esemplare, un padre attento e affettuoso e un nonno felicissimo e orgoglioso dei suoi due nipoti e di un terzo in arrivo.

Il sindaco Andrea Massari, così lo ha ricordato: «Ci lascia una persona che per decenni ha curato e seguito numerose famiglie e visto crescere tantissimi fidentini. Lascia un grande vuoto. Un abbraccio alla famiglia e ai suoi affetti più cari».

E anche don Felice Castellani, già storico parroco di San Giuseppe lavoratore e suo grande amico, così ha ricordato affettuosamente il medico. «Conoscevo Claudio da quando era studente di Medicina, quindi da oltre cinquant’anni. Frequentava il centro giovanile Don Bosco, dove era inserito in un gruppo ecclesiale di studenti - lavoratori. E da lì iniziò un cammino di fede. Fra me e Claudio, non c’era solo un rapporto religioso, ma pieno di umanità, stima e simpatia vicendevole. Claudio ha portato avanti il suo servizio come una missione, con una disponibilità totale, che andava oltre le sue forze. Possedeva, insieme alla moglie Mara, una apertura di mente mai rigida, dimostrata attraverso la frequentazione di vari gruppi cristiani, senza mai perdere di vista la sua parrocchia di origine. Fino a poche ore prima della sua morte, di cui era cosciente, ci diceva: ”state tranquilli perché sono molto sereno e abbandonato a Dio”. Cantautore cristiano, non perdeva occasione per ricordare il suo grande amico Claudio Parmigiani, scomparso anni fa, a cui aveva dedicato tante canzoni».

Allegri ha lasciato la moglie Mara, le figlie Francesca con Niccolò, Michela (giornalista al Messaggero di Roma) con Alessandro, i nipoti Vittorio e Pietro, la sorella Loredana, i parenti.

s.l.