Allarme per cani

Bocconi avvelenati in 4 zone di Parma: «Ho visto uno che di notte spargeva carne trita al Montanara: 50 anni, piumino e cicciottello»

Mara Varoli

Cinquant'anni, tuta nera, piumino col cappuccio e un po' «cicciotto». Questo l'identikit dell'uomo che l'altra notte distribuiva carne sbriciolata in uno dei parchi del Montanara. Carne che potrebbe essere pura o mischiata a qualche ingrediente tossico: la «ricetta» ancora non si conosce, ma l'allarme bocconi avvelenati è in tutta Parma.

Accade al Montanara, ma anche in altre zone della città: in piazzale Maestri il Comune ha messo i cartelli per avvertire della possibile presenza di bocconi avvelenati; altra segnalazione in via Marmolada nel San Leonardo, dove un signore ha esposto un avviso perché nel suo giardino, dove gira libero il suo cane ha trovato dei blocchetti con veleno per topi; in via Zarotto, è stata ritrovata una sospetta esca avvelenata all'incrocio con via Casa Bianca e la polizia municipale ha richiesto immediatamente la bonifica dell'intera zona. Un pericolo per i nostri amici a quattro zampe che quindi si diffonde in tutta la città e che purtroppo si ripete di mese in mese.

Così come più volte è accaduto nel quartiere Montanara. E in più strade: «Qualche giorno fa un cane del quartiere è stato male e la scorsa estate è stata male la mia cagnolina - racconta una signora che vive al Cinghio Sud - ma quello che ho visto l'altra notte mi ha rivoltato lo stomaco: ho chiamato più volte le forze dell'ordine per segnalare l'accaduto».

Era l'una e mezza dell'altra notte e la signora per fumarsi una sigaretta era uscita un attimo sul balcone: «Sì e ad un certo punto ho visto un signore sotto al lampione con un sacchetto nero - continua -. Aveva circa cinquant'anni, bianco di pelle, con i pantaloni della tutta neri, un piumino scuro e il cappuccio. Camminava piano e a un certo punto ha cominciato a buttare in terra nel campetto che guarda via dei Bersaglieri della roba granulosa. Ho subito chiamato le forze dell'ordine perché quelle palline potevano contenere del veleno».

Un campetto dove addirittura a poca distanza c'è un parco giochi, che nelle giornate di sole e calde è pure frequentato dai bambini. «Diversamente è popolato da brutta gente - ricorda la signora, perlopiù stranieri che spacciano. Ma in alcuni orari il parco è vissuto da tanti bravi cittadini che lo utilizzano per fare la passeggiata quotidiana con il proprio cane. E quindi la situazione è davvero pericolosa per gli animali domestici».

Non contenta il giorno dopo la signora è andata a vedere di persona cosa il cinquantenne avesse sparso nel campetto: «Ho guardato bene in più punti - conclude la signora - e ho visto quei granelli: sembra davvero carne trita secca e non è difficile che sia stata condita con del veleno, magari lo stesso che viene utilizzato per i topi. Non penso che quel cinquantenne all'una e mezza di notte fosse nel parco per dare da mangiare ai piccioni».