FIDENZA

«Dammi la borsetta». Ma lei lo prende a calci e lo fa scappare

Momenti di paura nella prima mattinata di ieri, in viale Primo Maggio, dove un uomo ha tentato di strappare la borsetta a una donna dopo averla minacciata con un oggetto appuntito, forse un coltello, puntandoglielo alla schiena. Mentre tentava di rubargli la borsetta, la donna, gli ha sferrato due calci e l’uomo, forse non aspettandosi tale reazione, ha desistito ed è fuggito verso piazza Matteotti.

«Erano circa le nove – ha raccontato la donna – e avevo appena parcheggiato la mia macchina in viale Primo Maggio quando ho raccolto alcuni oggetti che mi erano caduti dalla borsetta, dopo avere frenato. Ho sistemato i miei effetti dentro la borsetta, appoggiandola poi sulla spalla destra. Ma in quel momento ho sentito qualcosa di puntato alla schiena. Mi sono girata e ho visto di fronte a me un uomo, sui 30-35 anni, corporatura media, più di un metro e settanta, carnagione chiara, forse dell’est Europa, con giubbotto nero e cappuccio della felpa che gli copriva il capo. Guardandomi con tono minaccioso mi ha detto: “dammi la borsa. Stai tranquilla, ma dammi la borsa”, facendomi capire con la mano destra di avere un oggetto pericoloso, presumo un coltello multiuso di colore bordeaux. Era molto agitato, lo si capiva dalla voce tremolante. Quindi ha cercato di strapparmi la borsetta, ma io non ho ceduto e indietreggiando, gli ho sferrato due calci con lo scopo di colpirlo alle parti intime. Forse sorpreso dalla mia reazione ha desistito ed è scappato verso piazza Matteotti».

La donna ha quindi telefonato al 112 per segnalare l’accaduto: i carabinieri sono arrivati subito sul posto, avviando le ricerche del malvivente.

Quindi la malcapitata si è recata in caserma a sporgere denuncia.

Fra i primi ad apprendere dell’episodio, Daniele Aiello, di MiglioriAmo Fidenza.

«Un altro grave episodio è accaduto in città, in pieno giorno e per fortuna i carabinieri si sono subito attivati per ricercare il colpevole e non possiamo che ringraziarli per il delicato lavoro che svolgono quotidianamente. Ma è ormai un dato di fatto: i furti in città sono sempre più frequenti e a volte vengono compiuti con modalità a dir poco sconvolgenti, e in luoghi che riteniamo sicuri. Questi fatti ci confermano per l’ennesima volta che la mancanza di sicurezza non è solo una percezione errata dei cittadini ma una realtà sotto gli occhi di tutti».

Aggiunge Aiello: «Da anni abbiamo presentato alcune proposte come quella di garantire un turno serale, dopo le 19, di Polizia locale sette giorni su sette; e quindi anche aumentare il numero di agenti sulle strade, meno unità negli uffici. Occorre elargire contributi una tantum alle famiglie per l’installazione di sistemi anti intrusione e potenziare la rete di videosorveglianza, particolarmente nelle frazioni. Infine sperimentare il controllo di vicinato ed effettuare più controlli nella zone critiche della città», conclude.

r.c.