ACCOGLIENZA

Martorano, l'attacco del sindaco di Montechiarugolo: «Centro inaccettabile per un Paese Ue»

Troppi problemi nel centro di accoglienza di Martorano. Meglio chiuderlo e puntare su un'accoglienza condivisa. Daniele Friggeri, sindaco di Montechiarugolo, da sempre è stato contrario all'apertura del centro, che al momento ospita più di cento migranti. E dopo le polemiche degli ultimi giorni, scatenate dal sopralluogo di due parlamentari Pd contrari a queste strutture, il primo cittadino torna a ribadire il suo «no».

«Non sono d’accordo con chi dice che a Martorano va tutto bene: i problemi ci sono, e non possono essere derubricati solo perché, grazie all’impegno dei volontari, fino ad ora non è successo nulla di grave», esordisce Friggeri senza tanti giri di parole, per poi passare in rassegna le problematiche legate al centro. «Decine di persone che percorrono la provinciale a piedi, al buio, senza marciapiedi, sono un pericolo stradale per loro stessi e per chi guida», dice riferendosi al viavai di migranti diretti alla fermata della linea 23, lungo la via Emilia, nei pressi de Il Moro.

«I residenti della frazione - continua - lamentano mancanza di servizi e un senso di paura che non possiamo ignorare. La soluzione rimane quella dell’accoglienza diffusa, che come Comune portiamo avanti da vent’anni con progetti che crescono e funzionano».

Accoglienza diffusa, più facile a dirsi che a farsi, dato che la metà dei comuni del territorio non ha mai accolto un solo migrante. «Affinché non resti solo uno slogan, però, servono le condizioni per applicarla. Significa avere una visione sui progetti di vita di queste persone, che devono poter pensare di vivere qui, costruire una famiglia, mandare a scuola i figli. Se le persone che decidiamo di accogliere, e non devono per forza essere tutte, potranno legarsi al territorio e considerarsi parte della comunità, allora avranno interesse a prendersene cura, a rispettarne le regole piuttosto che a delinquere».

Ammassare decine di persone, tra cui alcuni minori, dentro a dei container, per Friggeri è la strada sbagliata. Meglio sarebbe «disporre di soluzioni abitative di dimensioni ridotte, capaci di dare risposte differenziate per situazioni diverse: non può esserci integrazione raggruppando in un unico spazio i problemi di tanti, donne, bambini, adulti e giovani».

Friggeri fa poi notare che «la Prefettura ha facoltà di prendere qualsiasi accordo con i proprietari di appartamenti, fino alla requisizione degli immobili. Se questa opportunità non è applicata, e si perseguono le soluzioni dei grandi centri, è per ostruzionismo, perché manca la volontà politica».

Il sindaco di Montechiarugolo poi torna con la mente alla visita dei parlamentari «dem» Ilenia Malavasi e Matteo Mauri, ma fa anche notare la presenza di Andrea Massari. «Bene ha fatto il presidente della Provincia, esponente del Pd, a vistare il centro di Martorano, confermando una visione unitaria e condivisa del partito sulla necessità di chiudere il centro di accoglienza. Certe soluzioni non sono più accettabili in un Paese dell’Unione europea. Compito della politica è portare avanti una questione etica e morale su cui non possiamo accettare compromessi».

Infine, Friggeri, esponente «dem», apre una polemica con Patrizia Caselli, segretaria provinciale della Lega, accusata di criticare «il modello di accoglienza diffusa salvo poi spostare la discussione dalla situazione di Martorano a quella di Tabiano. Fa piacere notare il disinteresse per il territorio di Montechiarugolo e Monticelli».

r.c.