Gazza Ladra
Mauro Coruzzi: «Parte Ama Sanremo, mettiamoci i padiglioni auricolari in pace... e che il troppo non stroppi»
Che Caronte faccia il suo «sporco lavoro» di traghettatore in questa lunghissima settimana che, pari ad un Esodo senza pari, convoglierà il nostro residuo tempo verso l’ipnotico appuntamento col pifferaio magico a nome Amadeus, protagonista “in pectore” della super Saga Sanremo 2024. Lasciate ogni speranza o voi che «non» entrate nel tunnel quasi «senza fine» dell’anno quinto a gestione Ama Sanremo che, dicono i sapientoni, prelude ad un miracolo che farà sbiancare tutti gli scettici. I pischelli e le trovatelle, che fino a ieri schifavano anche solo l’avvicinarsi al reietto scatolone a nome televisione, quest’anno si vocifera che si stiano organizzando, in gruppi e o in apposite “location” (club, centri sociali, appartamenti occupati), per pascersi di “barre” (la metrica che si usa nel rap) a più non posso. Si prevedono improvvisazioni amatoriali estemporanee, ovviamente da filmare e pubblicare subito sui social, mettendo così definitivamente nel loculo apposito le votazioni da salotto, vergate, come fossero pergamene, con la moribonda penna a sfera o con la più trogloditica matita. Pubblicare per esistere è il credo della GenZ, che ha idoli da primato: Geolier il rapper napoletano con all’attivo un album, «Il coraggio dei bambini», che risulta in assoluto il più ascoltato del 2023, ha confermato in questi giorni che saranno ben tre i concerti da tutto esaurito allo stadio Maradona di Napoli, il 21 22 e 23 giugno 2024, risultato di un fanatismo che non ha precedenti per l’unica canzone del Festival che verrà cantata o rappata in lingua partenopea. Fermi tutti: posto che in questa giornata festiva il nostro Ama , forte più forte col prode vassallo F iorello sarà da Fabio Fazio sul 9 (e la RAI non batta ciglio, oggi si fa così…) e che «spiegherà» ai pochi (volontari) ignorantoni che nulla sanno dell’evento, che, non bastassero 30 canzoni 30 in gara, non fossero sufficienti ben tre co-conduttrici a nome Giorgia, Cuccarini & Mannino più il quarto in partita, quel Mengoni Marco , rinomato e finissimo urlatore che negli spot ora in onda si presenta in tutto il suo splendore con mutanda vezzosa, saranno della partita anche gli auto invitati super ospiti, quel cappone bollito di Russell Crowe di cui si millantano origini marchigiane salvo poi scoprire è più figlio dei nostrani tortelli d’erbetta, e con 70anni e li dimostra tutti, quel “Tony Manero” che fu John Travolta . Che il troppo di trippa non stroppi, mettiamoci i padiglioni auricolari in pace, anche perché ci saranno pure altri più o meno intonati portatori di voci o impavidi utilizzatori di “auto tune” che ti raddrizza le note anche se le emetti storte come il gobbo di Notre Dame, chi da una nave in crociera (sponsor del Festival), chi dall’aperta piazza Colombo. A proposito del temerario esploratore alla scoperta delle Americhe, visto che pare si debba a lui la scoperta nel Nuovo Mondo di pomidori, zucche e patate, che ne direste di metterne da parte un’esigua quantità, nel caso si volesse simularne il lancio verso il televisore, «reo» di averci privato del sonno dei giusti per un’abnorme quantità di notti pre-carnevalesche? Buona Domenica.