LA MAPPA
Palazzetto Eucherio Sanvitale, rotatorie e parchi: tutti i cantieri fermi. Vignali: «Lavori per 30 milioni ancora al palo»
Da palazzetto Eucherio Sanvitale al Bosco della Memoria, fino alla rotatoria tra via Parigi e via Mantova. È lungo l'elenco dei cantieri fermi o dei lavori «lumaca», annunciati, ma non ancora partiti o conclusi.
L'ex sindaco Pietro Vignali, capogruppo del gruppo consiliare che porta il suo nome, parte da palazzetto Eucherio Sanvitale nell'elencare le tante opere rimaste al palo. «C’era una volta il rinascimentale palazzetto Eucherio Sanvitale, nel cuore del Parco Ducale - ricorda -. Fu prestigiosa location di mostre ed eventi fino al 2017. Poi è iniziata la sua agonia: chiuso per problemi strutturali, più volte sfollato da senzatetto e disperati, dal 2019 sono state messe a bilancio le spese per la sua ristrutturazione. Ma le opere sono sempre state traslate di anno in anno, fino alle ultime promesse: la prima, fatta esattamente un anno fa, di finire i lavori entro l’estate 2023. Poi, la seconda, fatta il 17 maggio 2023, di iniziarli, causa rincari delle materie prime, subito dopo l’estate dello stesso anno. Ma ad oggi più che essere tornato ai suoi fasti antichi, somiglia a una casa sfollata».
Tante segnalazioni
«Dopo numerose segnalazioni di cittadini scontenti, preoccupati per il degrado e lo spaccio che inquinano la zona, sono andato personalmente a vedere. E devo constatare - spiega Vignali - che palazzetto Eucherio Sanvitale rappresenta la punta dell’iceberg di ritardi, cantieri mai partiti e piani opere pubbliche che (al netto del Pnrr i cui tempi fortunatamente sono dettati da organismi superiori) sono come libri dei sogni rimandati di anno in anno. Gli ultimi due ultimi anni ci parlano di 45 milioni di interventi traslati dal 2022 all’anno successivo, poi di 30 milioni di opere rinviati dal 2023 al 2024».
La fontana del Trianon
Vignali passa quindi alla fontana del Trianon: «Nemmeno l'ombra dei lavori promessi, annunciati dal 2021, posticipati fino ad arrivare alla promessa di un anno fa di inizio lavori per la primavera 2023. All’altro simbolo della beltà che fu: manca l’acqua, ma abbonda il degrado».
San Leonardo dimenticato
Un'altra zona che deve fare i conti con problemi di sicurezza e degrado è il San Leonardo. «I lavori ampiamente promessi, previsti per l’estate 2023, in piazzale Salsi, non sono mai iniziati - ricorda Vignali - così come quelli nel parco dei Vetrai e nel parco di via Milano». «E la sistemazione dell’area verde della scuola Micheli che fine ha fatto? - si domanda l'ex sindaco - La scuola rischia di diventare una cattedrale in un deserto di degrado, se non vengono adeguate, come promesso, le aree adiacenti».
Poco distante, per l’area ex cral Bormioli «più volte è stato indicato il termine delle opere per il 2023. Ma anche qui il cantiere è in lentissimo movimento. Rasenta l’immobilismo, e le opere sono molto indietro - denuncia Vignali -. Ferma invece non è, perché non è ancora iniziata, la realizzazione de il “Bosco della Memoria”».
Bosco della memoria
«Annunciato nel 2022, finanziato da 750mila euro di fondi ministeriali, doveva vedere la luce nel 2023. Un polmone verde tra il ponte Dattaro e viale du Tillot in memoria delle vittime del Covid. Vittime che però - commenta Vignali - dovranno aspettare per essere ricordate, perché ancora non vi è stata traccia di un avvio di piantumazione».
Un altro cantiere in forte ritardo «è quello della nuova struttura nel Parco della Musica - prosegue -. I cartelli delle opere, iniziate nel novembre 2022, promettevano un anno scarso di lavorazioni, ma le opere sono appena a metà».
Rotatoria di via Parigi
«Non parliamo poi della rotatoria Mantova-Parigi, del parco Testoni, del parco Vecchi Mulini, il portico, il centro logistica via del Taglio, i box del canile, le opere funzionali all’accessibilità alle fiere, l’area verde del San Paolo, il teatro dei dialetti - rimarca Vignali- i cui lavori dovevano iniziare l’anno scorso ma sono ancora fermi». «Viene da pensare” - conclude- che le 36 opere per cui sono stati traslati oltre 30 milioni di euro di lavori fotocopia degli anni precedenti, rischino di venir rinviate ulteriormente».
r.c.