INFRASTRUTTURE
Apertura del Ponte Nord, si allontanano i sei milioni
Si complica la strada per la risoluzione dell'annoso problema del Ponte Nord, con il finanziamento che ora sembra più lontano. L'emendamento firmato dai deputati Fabio Pietrella (FdI) e Paola De Micheli (Pd) in cui i due chiedevano 6 milioni di euro per adeguare la struttura non è stato inserito nel decreto Milleproroghe. A bloccarlo sono stati due vincoli: uno temporale e l'altro di spesa. C'è anche chi dà la colpa al reinserimento del taglio dell'Irpef per gli agricoltori (le fasce più deboli), una misura che avrebbe drenato risorse.
I due parlamentari non fanno polemica, ma assicurano che questa battuta d'arresto non fermerà la loro ricerca di risorse per aprire e utilizzare un ponte che ora è diventato un ritrovo per disperati.
«Dispiace ovviamente il non aver ottenuto in prima battuta un parere positivo all'emendamento che chiedeva l'adeguamento della struttura denominata “Nuovo Ponte di Nord” di Parma - spiega Pietrella, primo firmatario dell'emendamento -. Già in fase di stesura conoscevamo, infatti, i vincoli del Milleproroghe relativamente alla non congruità di un limite temporale che scavallasse il 31 dicembre 2024 e che inoltre prevedesse onerosità. Questi vincoli sono stati vigilati minuziosamente dalle commissioni competenti della Camera e dai dicasteri di riferimento, tanto che nessun emendamento con le medesime caratteristiche ostative (ed erano numerosi) ha ottenuto il via libera. Siamo però fiduciosi e confidenti che il grande lavoro di ricerca delle coperture economiche eseguito e i numerosi confronti con i ministri di riferimento, possa presto permetterci di incardinare questa importante proposta in un prossimo provvedimento che possa contenerlo. Il governo Meloni, come ha più volte dimostrato, ha posto come obiettivo del suo mandato la stabilità della nazione e questo non può che seguire la regola delle priorità». Pietrella ringrazia De Micheli e assicura: «Insieme porteremo a casa il risultato».
Sulla stessa linea anche la parlamentare del Pd, Paola De Micheli. «L'impegno per trovare una soluzione concreta che rilanci il Ponte Nord non si ferma di fronte al parere negativo espresso dal Governo all'emendamento al decreto Milleproroghe, messo a punto con il collega di Fratelli d'Italia Fabio Pietrella. Il minuzioso lavoro tecnico svolto in queste settimane, in particolare il reperimento delle coperture economiche necessarie per l'adeguamento della struttura, ci consente di ripresentare quanto prima la proposta, collegata al primo provvedimento utile. Non cambierà il metodo di collaborazione costante con il Comune di Parma e lo spirito bipartisan che ha accompagnato per il bene della città».
Il sindaco Michele Guerra non nasconde la delusione, ma resta fiducioso. «È evidente che c’è delusione per la mancata approvazione di questo emendamento, perché dietro c’è un lavoro di città che ha unito la politica e non solo e che evidenzia con forza una urgenza e una necessità vere. Quanto fatto finora resta comunque importante perché il reperimento dei fondi di copertura che rimangono a bilancio danno la possibilità di identificare altre soluzioni e altri strumenti, che contiamo diano lo stesso risultato in tempi brevi». E poi: «Confido che il Governo abbia a cuore Parma, soprattutto vedendola così unita su questo punto, e la riqualificazione di un’opera con una storia travagliata come il Ponte Nord».
r.c.