I DATI
Multe, a Parma si spende il doppio che a Reggio. Lo scorso anno ogni cittadino ha pagato 71 euro
Forse a Parma ci sono più automobilisti indisciplinati che a Reggio, oppure una maggiore intransigenza verso chi trasgredisce alle regole del Codice della strada. Sta di fatto che lo scorso anno, ogni parmigiano ha speso il doppio in multe rispetto ai cugini reggiani: 71,2 euro euro contro 37,5 euro.
È quanto emerge dai dati del sistema telematico del ministero dell’Economia, che censisce tutti i movimenti delle casse nelle Pubbliche amministrazioni (il Siope), pubblicati da «Il Sole 24 Ore».
In realtà Parma non è l'unica città media della zona emiliano-lombarda che si attesta su questa cifra pro capite. Ad esempio, a Modena lo scorso anno hanno speso 63,3 euro a testa, a Brescia 63,7 euro, a Mantova 73,3 euro, a Pavia 90,7 euro. Di contro, hanno sborsato cifre simili a quella di Reggio anche a Piacenza (36,4 euro), a Ferrara (34,8), a Cremona (31,2).
Anche a livello di incassi effettivi complessivi, la cifra di Parma, pari a 13,9 milioni di euro, e ben oltre il doppio rispetto a quella di Reggio (6,4 milioni) e più alta anche rispetto a Modena (11,7 milioni) e Brescia (12,5 milioni).
Tra i dati presi in esame c'è anche la crescita o calo percentuale degli incassi rispetto all'anno precedente. A Parma la crescita sarebbe del 6,7 per cento. Si tratta di una percentuale più contenuta rispetto a Reggio (+7,6 per cento), ma anche a Brescia (+11,2 per cento) e ad altre città di dimensioni simili alla nostra.
Francesco De Vanna, assessore ai Lavori pubblici e alla Sicurezza, è chiaro: «I dati relativi a Parma sono in linea con quelli di tante altre città di medie dimensioni». «L'intento - assicura - non è quello di fare cassa, ma di reinvestire la maggior parte di queste risorse per strade, marciapiedi, ma anche illuminazione, manutenzioni e sicurezza stradale».
Ci sono poi alcuni vincoli normativi, stabiliti dal Codice della strada, che stabiliscono come una parte degli incassi debba essere destinati obbligatoriamente a determinate voci del bilancio comunale. «Una parte è destinata alla manutenzione ordinaria delle strade - precisa De Vanna -, ogni anno stanziamo 3-4 milioni di euro tramite Parma Infrastrutture. Una parte degli incassi viene inoltre divisa con la Provincia, perché molte sanzioni riguardano strade di competenza anche provinciale».
Massima l'attenzione anche alla sicurezza stradale. «Il problema della velocità eccessiva - rimarca l'assessore - è il più sentito dai parmigiani. Assieme all'assessore Borghi siamo al lavoro per aumentare le zone 30 e anche per installare dissuasori, rallentatori e dossi, per i quali è stato stanziato un milione di euro».
Alessandro Cocconcelli, presidente dell'Aci, più che sulla spesa pro capite, si sofferma sul sistema dei controlli, «molto solerte per quanto riguarda la sosta, ma meno attento ad altre problematiche legate al traffico e alla viabilità». «Servono più vigili che girino per la città e che effettuino i giusti controlli con buonsenso - conclude - per migliorare la vivibilità».
Luca Molinari