Il ricordo
Ermanno Mazza, addio al professore altruista ed esperto di educazione
La città piange la scomparsa del professor Ermanno Mazza, una delle figure più luminose e influenti nel campo dell'educazione a Parma.
Nato nel 1944 a Neviano degli Arduini, sesto di otto figli, gli amatissimi Angelo, Mimma, don Corrado, Fabrizio, Paola, don Mario e Mariangela, già ricercatore universitario della facoltà di Scienze dell’educazione dell’Università di Parma, in pensione dal 2006, Mazza lascia dietro di sé una straordinaria eredità di dedizione e passione nel settore educativo, che ha toccato la vita di innumerevoli persone, dalle associazioni locali e nazionali agli studenti che hanno avuto il privilegio di apprendere da lui. Esempio stimatissimo di accoglienza e di generosità, assolutamente restio ai riflettori, Ermanno Mazza ha sempre dedicato con disponibilità il suo tempo e le sue competenze a numerosi progetti nell’ambito dell’educazione e della scuola. Avis, Scout, Ac, Cai, Centro sportivo, sono solo alcuni degli enti che lo avevano coinvolto nella stesura dei rispettivi progetti.
I suoi interventi, sempre di profondo spessore, hanno lasciato un segno in tantissimi amici e collaboratori, che lo ricordano come persona autonoma, fuori dagli schemi e intellettualmente «libera».
Residente dal ’98 – con la moglie e i quattro figli – nel quartiere Golese, si era molto affezionato alla piccola comunità di Baganzola, dedicandole anche un approfondito studio storico.
Amante della montagna, in realtà, si è speso significativamente anche per Sesta di Corniglio e il Comitato Walter Madoi. Forse meno conosciuta, ma altrettanto significativa, era la sua passione per l'arte e l’artigianato che lui stesso praticava, con risultati egregi e assai apprezzati. Questo aspetto della sua vita rifletteva la sua ricerca di bellezza e armonia, non solo nell'educazione, ma in tutte le forme di espressione umana.