NOMINA
Sanità privata, Cesare Salvi presidente regionale di Aiop. «Sempre più integrati al servizio sanitario»
Cesare Salvi, dal 2012 presidente e ceo della casa di cura «Città di Parma», è stato eletto presidente regionale dell'Aiop (Associazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere e territoriali e delle aziende socio-sanitarie residenziali e territoriali di diritto privato dell'ospedalità privata accreditata) per il quadriennio 2024-2028.
Prende il posto di Luciano Natali, chiamato a ricoprire il ruolo di presidente della sezione socio-sanitaria. L'altro presidente è Lorenzo Venturini (sezione ospedaliera). I due vice sono Elena Bottinelli e Giuseppe Valastro.
Salvi, subito dopo l'elezione, ha ringraziato tutti gli associati. «In Emilia-Romagna - ha affermato - ci sono 52 strutture private accreditate, con circa seimila posti letto e circa novemila dipendenti oltre al personale medico in regime libero professionale. Una qualità ed una professionalità di altissimo livello, maturata nel corso di decenni, che rappresenta una risorsa per tutti i nostri territori, non solo in ambito sanitario». «Le strutture private accreditate sono e si sentono parte integrante del sistema sanitario e devono poter esprimere tutta la loro potenzialità - ha proseguito - anche mediante il riconoscimento di adeguate risorse economiche, condividendo con la parte pubblica strategie e obiettivi sanitari di medio-lungo periodo».
Il presidente uscente Natali ha ringraziato gli associati ricordando, tra i problemi affrontati, quello delle liste d'attesa «di cui bisogna ancora occuparsi per dare risposte celeri alle cure dei cittadini». «Durante l'emergenza Covid abbiamo cercato di rafforzare i rapporti con la Regione - ha dichiarato - , contribuendo ad abbattere stereotipi e pregiudizi per ribadire che siamo una sola sanità».
Il nuovo Consiglio regionale Aiop è composto da: Enrico Fava, vicepresidente con delega al bilancio; Valentina Valentini, vicepresidente e area territoriale Forlì-Cesena; Averardo Orta, vicepresidente e area territoriale Bologna. Marco de Bernardis (presidente di Villa Maria Luigia, la struttura di Monticelli dedicata ai disturbi psichiatrici) è stato eletto consigliere per l'area territoriale di Parma.
Completano il consiglio Vittorio Sanna, consigliere area territoriale Piacenza; Fabrizio Franzini, consigliere area territoriale Reggio Emilia; Paolo Toselli, consigliere area territoriale Modena; Gianluca Mantovani, consigliere area territoriale Ferrara; Lorenzo Venturini, consigliere area territoriale Ravenna, Matteo Vaccari, consigliere area territoriale - Rimini. Eletti nel consiglio generale: Elena Bottinelli, Averardo Orta, Gianluca Mantovani, Lorenzo Venturini, Valentina Valentini.
«Sosteniamo lo spirito universalistico del Servizio sanitario nazionale, siamo i primi non volere a una sanità di serie A e di serie B». Cesare Salvi, neo presidente dell'Aiop, presidente e Ceo della casa di cura «Città di Parma», sgombra il campo da ogni dubbio: «Vogliamo essere sempre più integrati al Ssn».
Quali sono le questioni più urgenti da affrontare?
«La prima urgenza riguarda le tariffe ambulatoriali perché dopo 27 anni, anziché aggiornarle ai costi crescenti, sono state ridotte. Attualmente è in corso un tavolo di confronto in Regione. Stiamo trattando per ottenere una revisione delle tariffe».
Quale sarà l'impatto del decreto Concorrenza sul sistema sanitario?
«Il Milleproroghe ha spostato la sua attuazione a fine anno, ma così come è stato concepito il decreto Concorrenza rischia di compromettere la concezione dell'attuale sistema sanitario. Si tratta di un tema che va affrontato in modo organico e senza pregiudizi ideologici da tutti gli attori del mondo della sanità, fondamentali per la tenuta del Ssn».
Che ruolo possono giocare le realtà private nel Ssn?
«Per giocare un ruolo sempre più importante serve una integrazione vera e di prospettiva, non a intermittenza e legata ai bisogni del momento. I dati dell'ultimo report nazionale parlano chiaro: la sanità privata utilizza il 10 per cento del fondo sanitario nazionale, ma offre il 25 per cento dei servizi ai cittadini. Offriamo un servizio di qualità e garantiamo un risparmio alla spesa sanitaria nazionale e regionale».
Come state contribuendo a ridurre le liste d'attesa?
«Sono già due anni che collaboriamo con l'Ausl con l'obiettivo di ridurre le liste d'attesa nei campi della diagnostica, delle prestazioni chirurgiche e delle visite specialistiche. Si tratta di progetti finanziati di anno in anno, con obiettivi di breve periodo. I rapporti con l'Ausl locale sono ottimi, ma è il governo a monte che deve prevedere obiettivi più lungimiranti e strutturati».
Che peso riveste oggi la tecnologia?
«Le nuove tecnologie sono fondamentali, bisogna però fare i conti con la velocità con cui diventano vetuste le attrezzature. Si tratta di investimenti molto significativi, anche per questo serve una programmazione di medio-lungo periodo».
Qual è la situazione a Parma?
«A Parma si lavora in sintonia con l'Ausl e in modo trasparente. Desidero anche ringraziare l'Unione Parmense degli Industriali per l'attenzione che ha sempre riservato al nostro settore, fondamentale per l'economia regionale».